Multato un pescatore abusivo di ricci
Ne aveva raccolti 800 a Cala Saccaia. E’ stato sorpreso dalla guardia costiera
17 gennaio 2020
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OLBIA. Gli uomini della guardia costiera di Olbia hanno sorpreso e sanzionato un pescatore di frodo intento nella raccolta di ricci di mare: in due ceste ne aveva ben 800.
L’operazione è scattata dopo una segnalazione arrivata alla sala operativa: il direttore marittimo Maurizio Trogu ha così disposto l’uscita di una pattuglia che, dopo un breve appostamento, ha localizzato il pescatore abusivo a Cala Saccaia.
Il personale della capitaneria ha così elevato il verbale amministrativo e sequestrato il pescato. La normativa regionale, che in questo caso è stato violata, consente la pesca del riccio di mare fino al 15 aprile 2020 solo ai pescatori professionali, con le modalità indicate dal decreto per salvaguardare la specie.
L’attività degli uomini della capitaneria ha permesso di evitare un prelievo sconsiderato da parte di abusivi che causano un depauperamento delle colonie; a tal proposito è stata verificata la vitalità del pescato che è stato rimesso in acqua.
L’operazione, come si legge in una nota, «va inquadrata nella più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica che vengono svolti quotidianamente dal personale della capitaneria di porto di Olbia al fine di reprimere eventuali altre attività illecite e proseguirà nelle prossime settimane per garantire la tutela della salute pubblica e della fauna marina».
L’operazione è scattata dopo una segnalazione arrivata alla sala operativa: il direttore marittimo Maurizio Trogu ha così disposto l’uscita di una pattuglia che, dopo un breve appostamento, ha localizzato il pescatore abusivo a Cala Saccaia.
Il personale della capitaneria ha così elevato il verbale amministrativo e sequestrato il pescato. La normativa regionale, che in questo caso è stato violata, consente la pesca del riccio di mare fino al 15 aprile 2020 solo ai pescatori professionali, con le modalità indicate dal decreto per salvaguardare la specie.
L’attività degli uomini della capitaneria ha permesso di evitare un prelievo sconsiderato da parte di abusivi che causano un depauperamento delle colonie; a tal proposito è stata verificata la vitalità del pescato che è stato rimesso in acqua.
L’operazione, come si legge in una nota, «va inquadrata nella più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica che vengono svolti quotidianamente dal personale della capitaneria di porto di Olbia al fine di reprimere eventuali altre attività illecite e proseguirà nelle prossime settimane per garantire la tutela della salute pubblica e della fauna marina».