La Nuova Sardegna

Olbia

La Regione ordina la proroga

di Serena Lullia

Ma il Comune non cambia linea e conferma i dinieghi: «La normativa europea è sovraordinata»

21 gennaio 2020
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OLBIA. Tra Regione e Comune si solleva un muro di ombrelloni e sdraio. La giunta Solinas decide di recepire la proroga per 15 anni delle concessioni demaniali stabilita dal Governo nel dicembre del 2018. L’amministrazione guidata dal sindaco Settimo Nizzi sostiene invece che il faro da seguire sia la norma sovraordinata, ossia la direttiva europea Bolkestein che impone di andare a gara. Posizioni differenti, granitiche. Ieri l’annuncio dell’assessore regionale all’Urbanistica, Quirico Sanna. «La proroga di quindici anni delle concessioni restituisce certezze agli operatori, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti. Allo stesso tempo rispondiamo alla necessità dei Comuni, chiarendo espressamente i termini dell’applicazione della legge e dando precise indicazioni operative». Il recepimento della legge dello Stato in materia di concessioni demaniali arriva nei giorni in cui gli imprenditori del sole stanno ricevendo i dinieghi definitivi alle richieste di proroga firmate dal settore Urbanistica. E la posizione dell’ente locale è destinata a non cambiare. «Non è il sindaco che rilascia le proroghe o i dinieghi – afferma Nizzi –. E di certo non posso dire a un dirigente come si deve comportare. I funzionari sono tenuti al rispetto delle normative e della gerarchia delle leggi. Certo che se un dirigente, comunale o regionale, va contro la legge europea, ci troviamo di fronte a un fatto molto grave».

Il primo cittadino non ha mai nascosto la sua posizione, contraria alla proroga delle concessioni demaniali. Per Nizzi è illegittima. «Io sono abituato a leggere e studiare le carte prima di parlare – prosegue –, a differenza del sindacato balneari che spesso ha dichiarato delle cose che non si sono rivelate veritiere. Non appena leggerò la circolare regionale mi potrò esprimere. Ma che si debba andare a gara è sicuro. Lo dice anche la circolare del Mit che ordina di attenersi alla normativa europea».

Esulta invece il consigliere regionale della Lega, Dario Giagoni, che con una nota anticipa la comunicazione ufficiale della Regione. Era stato il primo firmatario della mozione che impegnava la giunta a recepire in tempi rapidi la legge nazionale di proroga. «Sin dall’inizio ci siamo schierati al fianco delle imprese balneari sarde per garantire la possibilità di mantenere le concessioni in essere senza incorrere nel rischio che venissero messe a gara come previsto, invece, dalla direttiva europea Bolkestein – dice Giagoni –. Una direttiva che rischiava di veder le nostre piccole e medie imprese balneari soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri».

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