La Nuova Sardegna

Olbia

Il 27 discussione sulla pianificazione

Il 27 discussione sulla pianificazione

La Maddalena, il sindaco ha illustrato la proposta che disegna il futuro sviluppo

23 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





LA MADDALENA. La proposta di pianificazione urbanistica dell’amministrazione Montella fa leva sul patrimonio naturale, identitario e storico dell’isola. Gli indirizzi sull’idea di sviluppo socio-economico sono quelli approvati in Consiglio nel luglio 2018, poi integrati con quanto dettato dalle successive normative. Il Puc preliminare è stato illustrato in Consiglio dal sindaco Luca Montella e dall’assessore Annalisa Gulino, sarà discusso in aula il 27 gennaio. La proposta è incentrata sui contesti paesaggistico-ambientali e insediativi dell’arcipelago. «Nell’isola madre il piano contiene l’abitato nel perimetro urbano – spiega Gulino –, favorendo la ricucitura delle sue principali componenti con interventi di riqualificazione e rigenerazione, recupero urbanistico di parti interessate dall’abusivismo edilizio. Sul fronte delle abitazioni punta a risolvere i disagi, privilegiando l’accesso a categorie svantaggiate, a giovani coppie e a nuove famiglie». Il piano punta a snellire il traffico urbano, a connettere varie parti dell’abitato con una razionalizzazione e integrazione della rete stradale. E a incrementare un punto di forza: la ricettività turistica. «In ambiti strategici – dice –, con la riqualificazione e riconversione degli insediamenti costieri esistenti, il recupero e il riuso del patrimonio pubblico e demaniale dismesso o sottoutilizzato. Determinante per l’economia isolana – sottolinea l'assessore –, anche il rilancio della cantieristica e della nautica, con nuove zone di sviluppo». Sarà implementato il “Progetto Caprera”: un sistema di servizi a supporto della fruizione ecosostenibile, ambientale, culturale, sportiva. Con una rete di sentieri, la riqualificazione delle architetture storiche militari per scopi culturali e servizi turistico-ricettivi. Per Santo Stefano le linee guide valorizzano le risorse presenti, come le cave di granito di Vela Marina, i forti e le strutture difensive storiche. «Promuovono forme di fruizione condivisa delle infrastrutture militari e dei manufatti esistenti per servizi turistici, tecnologici e di supporto alla navigazione», spiega l’assessore. Per Santa Maria, Budelli, Razzoli e Spargi il piano prevede un approccio di salvaguardia e fruizione regolamentata: «Il recupero delle strutture esistenti – spiega –, come i fari e la casa del Parco, per offrire servizi di accoglienza, formazione e informazione ambientale, culturale». Massima salvaguardia e fruizione controllata per le isole minori. (w.b.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative