La Nuova Sardegna

Olbia

La proroga al 2034 divide i Comuni tra sì decisi e dubbi

di Serena Lullia
La proroga al 2034 divide i Comuni tra sì decisi e dubbi

A Golfo Aranci e La Maddalena via libera all’estensione  Ulteriori verifiche ad Arzachena, Loiri e Santa Teresa

25 gennaio 2020
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OLBIA. Il no di Nizzi alla proroga delle concessioni demaniali inocula il germe del dubbio. La sicurezza del sindaco e del dirigente all’Urbanistica, Davide Molinari, sull’illegittimità della legge, rendono meno granitiche le certezze di alcuni amministratori. Che si interrogano sulla validità dell’estensione per 15 anni delle attività del sole, decisa dal Governo nel 2018 e recepita dalla Regione. Il primo cittadino di Olbia non è isolato. La sua battaglia senza ripensamenti ha distribuito incertezze. Ma non a Golfo Aranci e La Maddalena. Nel paese della sirenetta la proroga era stata considerata applicabile da subito, senza nemmeno la determina della Regione.

Sì deciso. Il sindaco maddalenino, Luca Montella, spiega la posizione del suo dirigente all’Urbanistica secondo cui «c’è una legge dello Stato valida ed efficace. Per cui per noi la proroga delle concessioni è automatica». Simile la posizione di Golfo Aranci, che già a ottobre 2019 aveva dato il via libera all’estensione delle concessioni. «A oggi la Comunità europea non ha presentato alcun ricorso – commenta il sindaco Mario Mulas –. Da sempre siamo al fianco degli imprenditori che hanno investito in queste attività. Se la legge lo consente, avanti con le proroghe».

Verifiche in corso. Il primo cittadino di Santa Teresa, Stefano Pisciottu, è cauto. «L’amministrazione sta verificando con gli uffici i contenuti della circolare della Regione, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2019 e della circolare del ministero delle Infrastrutture del dicembre scorso – afferma Pisciottu –. Secondo queste ultime sono da disapplicare le disposizioni che prevedono proroghe automatiche dei rapporti concessori. È evidente che questa intricata situazione legislativa stia mettendo a dura prova dirigenti e responsabili dei settori Demanio, che devono garantire le legittime aspettative dei cittadini, concessionari o aspiranti tali, e il rigoroso rispetto delle norme che in questo caso non li aiutano ad adottare gli atti con la necessaria serenità». Anche ad Arzachena non c’è la corsa al rilascio delle proroghe. L’assessore al Demanio, Alessandro Careddu prende tempo. «Non ci sbilanciamo – afferma –. Stiamo approfondendo il tema perché non vogliamo alimentare eventuali false aspettative per gli operatori del settore e per la comunità, visto che è un comparto sul quale ruota buona parte dell'economia di Arzachena. E non solo».

In standby Il Comune di Loiri Porto San Paolo non ha ancora recepito la proroga di Stato del dicembre 2018. «A seguito dell’emanazione delle nuove linee guida redatte dalla Regione nel 2017, abbiamo avviato una variante al Piano dei litorali, prorogando le concessioni sino all’esito della variante che disciplinerà le attività demaniali marittime – spiega il sindaco Francesco Lai –. L’esperienza pregressa del nostro ente ha portato la questione prima davanti al Tar, poi al Consiglio di Stato, sino ad arrivare alla Corte di giustizia europea. E tranne la pronuncia di quest’ultima, che ha emesso un parere più generale che sul caso particolare, non sono arrivate altre sentenze che tracciassero una strada certa da seguire. Nel frattempo il Governo ha continuato a legiferare, complicando ulteriormente il quadro normativo. Da qui la scelta di aspettare la variante al Pul, in attesa della definizione del quadro normativo generale».

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