La Nuova Sardegna

Olbia

Città pronta per la Fase 2 Addis: «Ecco i nuovi step»

di Giuseppe Pulina
Città pronta per la Fase 2 Addis: «Ecco i nuovi step»

Vice sindaco e giunta hanno già elaborato un primo memorandum operativo Sarà rivista la mobilità pedonale e veicolare. Si chiede il rilancio dell’ospedale

28 aprile 2020
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TEMPIO. La fase 2 delineata dal Governo non troverà impreparato il Comune di Tempio. Ancor prima che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rendesse nota la tempistica delle nuove misure, il vicesindaco Giannetto Addis aveva già elaborato un primo memorandum operativo da mettere in atto in attesa del decreto che avrebbe dato il via all’uscita dallo stato emergenziale della crisi. Segno che la fase 2 era già nella testa degli amministratori. È, quindi, il momento dei primi bilanci e di nuovi interventi. «A livello cittadino - dichiara Addis - la situazione è stata monitorata continuamente per il controllo sanitario non solo presso l'ospedale, ma anche negli istituti presenti in città; c'è stata poi una cospicua attività di controllo della polizia urbana sulle persone sottoposte a quarantena domiciliare».

I numeri dell’intervento. La fase 2 richiede una prima rendicontazione di quanto è stato speso per capire quanto potrà essere ancora erogato attraverso le casse comunali. «A livello di monitoraggio delle risorse messe a disposizione dalla Ras, ad oggi abbiamo erogato circa 50mila dei 120mila euro disponibili per i buoni spesa; per le misure di aiuto alle famiglie abbiamo ricevuto 570 richieste, su un contributo di 620mila euro cui ne vanno aggiunti altri 120mila da residui fondi Reis». Addis è tra quegli amministratori che attendevano l’annuncio della fase 2: «Avevamo infatti chiesto una ripresa delle attività graduale e compatibile con i relativi livelli di rischio. Ora auspichiamo che tutto ciò avvenga in sicurezza e con la massima attenzione per non ricadere nella prima fase». C'è anche l'apprezzamento per quanto fatto dai concittadini: «I tempiesi hanno risposto in maniera esemplare e collaborativa al massimo».

Priorità e difficoltà. Addis non minimizza sulla gravità del momento. «Il sistema economico della città è gravemente compromesso. Dovremo ripensare la mobilità urbana pedonale e veicolare, non escludendo eventuali modifiche agli orari di ingresso di uffici e scuole. Bisognerà implementare i percorsi di pedonalizzazione e puntare molto sul telelavoro. Il tessuto economico della città registrerà nuove fasce di povertà per cui la nostra struttura comunale dovrà essere adeguata dal punto di vista dell'organico a questa emergenza». Tra le problematiche rese più urgenti dal covid c’è la vertenza dell’ospedale. «L'impegno per il suo rilancio è sempre costante. Attualmente abbiamo chiesto alla Regione, oltre alla riapertura del punto nascita, l'istituzione di 5 posti letto di terapia intensiva ordinaria, il riadeguamento dell'organico del Pronto Soccorso, la nomina del primario di Chirurgia e l'apertura della Residenza Sanitaria Assistita di Mantelli ormai pronta da più di un anno».

Connettività e smart working. Nella blacklist dei problemi da risolvere rientra anche l’approvvigionamento tecnologico. Molti tempiesi hanno incontrato seri problemi di connettività. In città ci sono diverse utenze che si servono della fibra, ma non è così per tutti. Anche gli uffici comunali hanno avuto il loro bel daffare per rendere possibile lo smart working. Sembra essere a buon punto il progetto di informatizzazione dei moduli per le istanze dei cittadini. Reso ancor più urgente dagli effetti della pandemia, il servizio dovrà semplificare la compilazione, trasmissione e protocollazione automatica delle pratiche.

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