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Trinità, sfregiò il rivale col coltello da sub: aperto il processo

Trinità, sfregiò il rivale col coltello da sub: aperto il processo

TRINITÀ D’AGULTU. È accusato di aver sfregiato un connazionale al volto con un coltello da sub, provocandogli lesioni permanenti al viso. Hope Asibor, 27 anni, nigeriano, era stato arrestato qualche...

25 giugno 2020
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TRINITÀ D’AGULTU. È accusato di aver sfregiato un connazionale al volto con un coltello da sub, provocandogli lesioni permanenti al viso. Hope Asibor, 27 anni, nigeriano, era stato arrestato qualche mese fa dai carabinieri di Valledoria in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Tempio su richiesta del procuratore Gregorio Capasso. Ieri si è aperto il processo a suo carico davanti al collegio presieduto dal presidente del tribunale Giuseppe Magliulo. Al giovane vengono contestati i reati di porto abusivo di armi e “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”(articolo 583 quinquies del Codice penale, reato inserito nel Codice rosso anche se in questo caso non si tratta di violenza di genere). Il connazionale ferito, Imade Miracle, ieri si è costituito parte civile con l’avvocato Francesco Sasso. L’imputato è invece difeso dall’avvocato Sabrina Mura.

Il violento litigio finito nel sangue, era accaduto la notte di Pasquetta nel centro di accoglienza “La Paduledda”, nel comune di Trinita’ D’Agultu. I due ospiti della struttura avrebbero cominciato a litigare sempre più pesantemente per futili motivi, poi, il 27enne aveva afferrato un coltello da sub e si era scagliato contro il connazionale. Dal centro di accoglienza era immediatamente partita la chiamata ai carabinieri della compagnia di Valledoria, al comando del capitano Sergio Pagliettini. Il ferito era stato accompagnato all’ospedale di Tempio dove era stato curato e successivamente dimesso con lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. L’aggressore era stato invece inizialmente denunciato in stato di libertà e trasferito in un altro centro di accoglienza. In seguito alle indagini del procuratore Capasso, il 27enne era stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza del gip. Ieri l’apertura del processo con l’accusa di aver provocato lesioni permanenti al viso del connazionale. La prossima udienza è fissata all’8 luglio. Saranno sentiti i testimoni del pm. (t.s.)

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