La Nuova Sardegna

Olbia

Un maxi laboratorio segreto per la droga

Un maxi laboratorio segreto per la droga

Lampade, scaffali, impianto di aerazione e concimi in una stanza nascosta dal caminetto. Trovati anche 5 chili di cannabis

06 settembre 2020
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OLBIA. Quando hanno spostato il pannello metallico della parete in fondo al caminetto e sono passati attraverso lo stretto foro comparso nel muro, i poliziotti devono avere avuto un attimo di straniamento: siamo davvero dentro una casa abbandonata nella campagna olbiese o nel seminterrato segreto di un boss in un casolare calabrese? Già, dietro il caminetto e una cassaforte gli agenti del commissariato di Olbia guidato dal vice questore Fabio Scanu si sono trovati all’interno di un grande laboratorio per la produzione e l’essiccazione “industriale” della marijuana. Dentro c’era tutto il necessario: scaffali, lampade, impianti di aerazione, concimi specifici e altro ancora, recita l’inventario stilato dalla polizia. C’era anche uno spazio dotato di tutti i confort: tivù, letto, dispensa e altro. Il luogo dove plausibilmente alloggiava il “guardiano” dell’impianto. In un vano esterno, ben nascosto, il prodotto di quel laboratorio professionale: cinque chilogrammi di marijuana.

Il grande laboratorio segreto per la lavorazione della droga è stato scoperto nelle campagne di Olbia, tra Maltana e Putzolu, a breve distanza dalla periferia ovest della città, a lato della strada statale 127.

Le indagini degli investigatori del nucleo anticrimine guidati dal commissario Lino Collu hanno puntato i movimenti intorno a un terreno di qualche ettaro all’interno del quale sorge un edificio abbandonato da tempo, una casa in costruzione mai portata a termine.

L’altro ieri è scattato il blitz nel terreno e la conseguente perquisizione dell’edificio che è stato battuto palmo a palmo. La sorpresa è arrivata quando gli investigatori hanno guardato da vicino il caminetto. La parete di fondo era protetta da una cassaforte e da una grossa lastra metallica. Gli agenti non si sono fatti ingannare e hanno deciso di rimuoverla. È stato a quel punto che hanno capito di aver fatto centro. Dietro la lastra, infatti, è stato trovato un varco attraverso il quale può passare una sola persona per volta. Oltre la botola, la scoperta del grande vano – “enorme”, commenta un poliziotto – adibito a laboratorio professionale, con tutto l’occorrente per essiccare grandi quantità di marijuana senza produrre odori e fumi che potessero far scattare sospetti. La droga già lavorata e pronta per la vendita era conservata in due sacchi. Ora è partita la caccia agli “imprenditori” della droga. Il proprietario del terreno lasciato in abbandono è caduto dalle nuvole ed è risultato estraneo alla vicenda. Gli investigatori, tuttavia, sono fiduciosi: i titolari del laboratorio “industriale” potrebbero avere le ore contate. (r.o)

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