La Nuova Sardegna

Olbia

Reddito di cittadinanza: dodici denunce

di Angelo Mavuli
Reddito di cittadinanza: dodici denunce

Falsi poveri percepivano indebitamente il sostegno. La guardia di finanza ha accertato una frode di 130mila euro

01 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. La guardia di Finanza di Tempio, guidata dal tenente Jacopo Maccione, ha denunciato alla Procura della Repubblica di Tempio 12 falsi poveri, non solo della città ma anche di altri centri del territorio: Aggius, Berchidda, Bortigiadas, Calangianus, Erula, Laerru, Luogosanto, Luras, Oschiri, Perfugas, Trinità d’Agultu e Vignola, Valledoria, Badesi, Viddalba e Sant’Antonio di Gallura.

Secondo le complesse indagini portate avanti dalle fiamme gialle del comando di Tempio, i dodici denunciati avrebbero percepito il reddito di cittadinanza senza averne alcun diritto e quindi attuando una vera e propria frode nei confronti dello Stato, ammontante, sino a questo momento, ad oltre 130 mila euro. Destinati, secondo indiscrezioni investigative, a aumentare ulteriormente nella verifica sulle carte e sulla documentazione acquisita o in corso di acquisizione. L’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio e delle attività a contrasto anche delle indebite percezioni e delle frodi relative alle erogazioni pubbliche di origine nazionale ed europea, hanno appunto consentito agli uomini della guardia di finanza di scoprire sino ad ieri mattina, dodici casi di indebita percezione del reddito di cittadinanza. Le indagini, in particolare, sono state condotte per mezzo di specifici controlli patrimoniali e mirati riscontri sul territorio.

I finanzieri della Tenenza di Tempio sono riusciti a stabilire, in taluni casi, la falsità ideologica intenzionalmente messa in atto che ha consentito ad alcuni cittadini di poter contare sulla misura di sostegno. In altri casi, invece, le fiamme gialle hanno scoperto l’omessa comunicazione all’Inps di importanti variazioni relative sia alle condizioni occupazionali che patrimoniali.

«I risultati ottenuti - come si legge testualmente in un comunicato diffuso ieri dal comando provinciale della guardia di finanza - testimoniano comunque una casistica variegata di condotte fraudolente. Alcuni soggetti, per esempio, pur essendo titolari di diverse proprietà immobiliari, risultavano illecitamente beneficiari del reddito di cittadinanza, altri ancora, invece, percepivano il sostegno e svolgevano diverse attività lavorative in nero. L’azione delle fiamme gialle, tesa al contrasto dell’illecito accesso a prestazioni assistenziali, si inquadra in un più ampio e costante dispositivo a tutela del corretto impiego delle risorse pubbliche e a garanzia di tutti i cittadini, in particolare di coloro che usufruiscono legittimamente di misure di sostegno quali il reddito di cittadinanza, a maggior ragione in un periodo di emergenza come quello attuale».

Verso le elezioni

Tredici sardi in corsa per uno scranno nel Parlamento europeo: ecco tutti i nomi

di Umberto Aime
Le nostre iniziative