La Nuova Sardegna

Olbia

Covid, i positivi sono 259: a Olbia 6 contagi al giorno

Covid, i positivi sono 259: a Olbia 6 contagi al giorno

Il sindaco Nizzi fa il punto dopo l’ultima comunicazione arrivata dall’At.s Dieci ricoverati in ospedale. «Se resta così, non inasprirò le restrizioni»

07 novembre 2020
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OLBIA. Il numero dei positivi al coronavirus in città non spaventa troppo il sindaco Settimo Nizzi che annuncia i dati meno teso di altre volte nella solita conferenza stampa telematica. Secondo l’aggiornamento del 5 novembre – spiega – a Olbia in questo momento ci sono 259 persone positive al Covid. Il numero – aggiunge – «è quello che si ricava dalla comunicazione arrivata dall’Ats e dalla scrematura della polizia locale che esegue i controlli nelle abitazioni e toglie dall’elenco chi è già guarito o è diventato negativo ma compare ancora nella lista Ats». A rasserenare il sindaco, probabilmente, è la progressione relativamente contenuta dei contagi.

«Dal 27 ottobre, giorno della precedente comunicazione Ats, a oggi – spiega – abbiamo una media di sei nuovi positivi al giorno». Nell’elenco entrano i 25 casi rilevati dalla sanità pubblica, i 32 emersi dai test del Mater Olbia e i quattro rilevati nelle scuole, il cui totale dall’inizio dell’anno scolastico si attesta a 24 positivi. Meno rassicurante, invece, la situazione dei ricoveri in ospedale: una decina al Giovanni Paolo II, oltre a quelli del Mater. Pochi, comunque, «i casi gravissimi che hanno avuto necessità di rianimazione e del casco a ossigeno». Ma i letti sono pochi – ha detto il sindaco – e si sta cercando di potenziare l’ospitalità regionale, «il tutto grazie allo stimolo di Massimo Temussi, nuovo commissario dell’Ares, con il quale è previsto un incontro la prossima settimana quando la situazione dei posti disponibili e delle strutture sarà più chiara».

Nizzi lancia l’invito a osservare le norme del nuovo Dpcm. Raccomandando per l’ennesima volta alla popolazione le regole base per limitare la diffusione del virus. Dunque: mascherina sempre, lavaggio frequente delle mani, distanziamento. A proposito della mascherina, tira le orecchie alle guardie giurate di non meglio precisati supermercati che hanno redarguito anziani che non si coprivano il naso: «Oltre chi fa sport e i bimbi sotto i 6 anni, malati e disabili sono tra coloro che possono essere esentati dalla mascherina. Le guardie giurate non sono né medici né poliziotti, non spetta a loro controllare, ancor meno con aggressività. Dico questo perché ho ricevuto le segnalazioni di diversi anziani». Tra le raccomandazioni, anche quella a chi fa sport in aree pubbliche, come i parchi, a mantenere il distanziamento di due metri da chi passeggia. Settimo Nizzi, infine, ricorda che tra i poteri del sindaco, in accordo con il prefetto, c’è quello di inasprire le limitazioni previste dal Dpcm «ma – ha precisato – non è mia intenzione farlo. Solo di fronte a un aggravamenti della situazione sanitaria, faremo quello che sarà necessario». (a.se.)
 

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