Covid, i positivi sono 259: a Olbia 6 contagi al giorno
Il sindaco Nizzi fa il punto dopo l’ultima comunicazione arrivata dall’At.s Dieci ricoverati in ospedale. «Se resta così, non inasprirò le restrizioni»
OLBIA. Il numero dei positivi al coronavirus in città non spaventa troppo il sindaco Settimo Nizzi che annuncia i dati meno teso di altre volte nella solita conferenza stampa telematica. Secondo l’aggiornamento del 5 novembre – spiega – a Olbia in questo momento ci sono 259 persone positive al Covid. Il numero – aggiunge – «è quello che si ricava dalla comunicazione arrivata dall’Ats e dalla scrematura della polizia locale che esegue i controlli nelle abitazioni e toglie dall’elenco chi è già guarito o è diventato negativo ma compare ancora nella lista Ats». A rasserenare il sindaco, probabilmente, è la progressione relativamente contenuta dei contagi.
«Dal 27 ottobre, giorno della precedente comunicazione Ats, a oggi – spiega – abbiamo una media di sei nuovi positivi al giorno». Nell’elenco entrano i 25 casi rilevati dalla sanità pubblica, i 32 emersi dai test del Mater Olbia e i quattro rilevati nelle scuole, il cui totale dall’inizio dell’anno scolastico si attesta a 24 positivi. Meno rassicurante, invece, la situazione dei ricoveri in ospedale: una decina al Giovanni Paolo II, oltre a quelli del Mater. Pochi, comunque, «i casi gravissimi che hanno avuto necessità di rianimazione e del casco a ossigeno». Ma i letti sono pochi – ha detto il sindaco – e si sta cercando di potenziare l’ospitalità regionale, «il tutto grazie allo stimolo di Massimo Temussi, nuovo commissario dell’Ares, con il quale è previsto un incontro la prossima settimana quando la situazione dei posti disponibili e delle strutture sarà più chiara».
Nizzi lancia l’invito a osservare le norme del nuovo Dpcm. Raccomandando per l’ennesima volta alla popolazione le regole base per limitare la diffusione del virus. Dunque: mascherina sempre, lavaggio frequente delle mani, distanziamento. A proposito della mascherina, tira le orecchie alle guardie giurate di non meglio precisati supermercati che hanno redarguito anziani che non si coprivano il naso: «Oltre chi fa sport e i bimbi sotto i 6 anni, malati e disabili sono tra coloro che possono essere esentati dalla mascherina. Le guardie giurate non sono né medici né poliziotti, non spetta a loro controllare, ancor meno con aggressività. Dico questo perché ho ricevuto le segnalazioni di diversi anziani». Tra le raccomandazioni, anche quella a chi fa sport in aree pubbliche, come i parchi, a mantenere il distanziamento di due metri da chi passeggia. Settimo Nizzi, infine, ricorda che tra i poteri del sindaco, in accordo con il prefetto, c’è quello di inasprire le limitazioni previste dal Dpcm «ma – ha precisato – non è mia intenzione farlo. Solo di fronte a un aggravamenti della situazione sanitaria, faremo quello che sarà necessario». (a.se.)