La Nuova Sardegna

Olbia

Balneari, il Psd’Az di Arzachena: «Serve più chiarezza non guerre tra enti»

Balneari, il Psd’Az di Arzachena: «Serve più chiarezza non guerre tra enti»

Il partito cittadino invoca la certezza del diritto.  Il segretario Filigheddu: «Il turismo vive una stagione nera»

15 gennaio 2021
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ARZACHENA. Prova a fare da paciere nella battaglia tra Comune, Regione e Stato sul rinnovo delle concessioni demaniali. La sezione locale del Psd’Az guidata da Gianni Filigheddu chiede chiarezza normativa su un tema che in questo momento vede posizioni diverse. L’amministrazione di Roberto Ragnedda ha infatti concesso una proroga tecnica di un anno alle licenze balneari, contro l’indicazione di estensione al 2034 arrivata dallo Stato e dalla Regione. «In un momento così difficile come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia in corso gli operatori di settore del comparto turistico della gestione dei litorali sono in grandi difficoltà e dovrebbero avere più chiarezza e garanzie – è la posizione del Partito sardo d’azione a cui appartiene lo stesso assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna, che ha annunciato il commissariamento del Comune per la mancata proroga di 15 anni –. Tre realtà: Unione Europea, Regione sarda e Comuni, invece di entrare in conflitto tecnico legale, dovrebbero dialogare per aiutare, preparare e assicurare diritto a tutti gli operatori del settore».

Il Psd’Az auspica una chiarezza normativa in termini rapidi. «Leggi, cavilli, regolamenti devono essere fruibili, semplici e accessibili, senza creare confusione e insicurezza. In modo che gli operatori possano esser pronti, appena possibile a operare nel settore del turismo, quello più in crisi a causa del Covid 19. Sarebbe opportuno agevolare la ripresa del lavoro, non creare allarme e panico tra chi in questo momento è già in crisi per una stagione da poco passata e andata a male».

Arzachena ha 91 concessioni demaniali. «È facile comprendere che oltre agli stessi concessionari sono coinvolti collaboratori e dipendenti, risultando un numero importante di persone e famiglie occupate nel settore – commenta Filigheddu a nome del partito –. Per cui crediamo non debbano essere schiacciati da un conflitto di competenze di tre enti in conflitto di autorità. Auspichiamo che il problema sia al più presto risolto, dando così, almeno, quella certezza giuridica a chi ha già investito nella propria impresa e a chi volesse farlo ulteriormente, per migliorare e preparare così la ricezione turistica in Sardegna oggi in grandi difficoltà».



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