La Nuova Sardegna

Olbia

Fabbrica del pane, i soci battono cassa

Fabbrica del pane, i soci battono cassa

Parte civile al processo, chiedono 100mila euro all’ex presidente che avrebbe lasciato un buco in cassa di 70 mila euro

23 febbraio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. I soci della coop “La fabbrica del pane” battono cassa nei confronti del loro ex presidente e amministratore accusato di appropriazione indebita e sotto processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Tempio. Ieri in udienza i soci assistiti dall’avvocato Abele Cherchi, si sono costituiti parte civile nel giudizio: chiedono la restituzione della somma sparita dalle casse societarie più danni e interessi. In tutto, 100 mila euro.

In un mare di guai Roberto Martina, 61 anni, originario di Nardò in Puglia ma residente alla Maddalena. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 era presidente e amministratore unico della società cooperativa “La fabbrica del pane”, che conta una decina di soci. L’azienda con sede a Olbia, in via Estonia, produce e vende il pane in parte direttamente al consumatore attraverso un punto vendita vicino al laboratorio, il resto attraverso la grande distribuzione a supermercati, bar, ristoranti e locali della città e di diversi centri della Gallura. Martina è accusato di aver intascato in quel periodo, 70mila euro, soldi provenienti dagli incassi della vendita del pane che avrebbe dovuto versare nel conto corrente della cooperativa per saldare i debiti con i vari fornitori. L’uomo, infatti, come amministratore aveva accesso al conto corrente e la disponibilità di un bancomat associato a quel conto. Per il codice penale si tratta di appropriazione indebita, aggravata dall’aver provocato alla coop un danno patrimoniale di rilevante gravità e di averlo commesso con abuso di relazioni d’ufficio e di prestazione d’opera, approfittando cioè del rapporto di lavoro e di fiducia che aveva maturato all’interno della società. Ed è con questa accusa che l’uomo è prima finito sotto inchiesta e ora a processo nel tribunale di Tempio con un decreto di citazione diretta a giudizio. Roberto Martina, difeso dagli avvocati Aldo Kersevan e Redenta Enne, in precedenza aveva già presentato istanza di patteggiamento rifiutata però dal procuratore Gregorio Capasso in quanto l’ex amministratore non ha ancora restituito neanche un euro dei 70 mila spariti dalle casse della coop. Adesso l’imputato ha presentato una nuova istanza di patteggiamento all’attenzione del procuratore Capasso. Nel frattempo il processo è stato aggiornato al prossimo 15 marzo.

Il buco di 70 mila euro era stato scoperto da un altro socio che aveva sostituto Roberto Martina nell’amministrazione della cooperativa in un periodo in cui lui si era assentato dal lavoro per malattia. In pratica, i conti della “Fabbrica del pane” non tornavano, e poi c’erano i fornitori della farina non pagati da tempo che battevano cassa e chiedevano il saldo dei debiti. Stando alle contestazioni della Procura, anziché versare gli incassi che gli venivano consegnati a mano dagli altri soci, così come avrebbe dovuto fare, Martina si sarebbe impossessato di quelle somme. Il socio infedele, una volta scoperto, era stato estromesso dalla cooperativa.(m.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative