La Nuova Sardegna

Olbia

Comunali a Olbia, campagna elettorale al via: primi duelli Nizzi-Navone

di Serena Lullia
Comunali a Olbia, campagna elettorale al via: primi duelli Nizzi-Navone

Il sindaco: «Spiegheremo ai cittadini quanto fatto in 5 anni e i nuovi progetti». Il direttore Amp: «La gente torna protagonista con la nostra politica dell’ascolto»

13 settembre 2021
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OLBIA. La fascia tricolore tatuata sul petto, una fede berlusconiana granitica e la convinzione di non avere rivali nel centrodestra. Al punto da essersi autoinvestito candidato sindaco due anni prima di fine mandato. Settimo Nizzi va alla conquista del Palazzo per la sesta volta dopo aver collezionato quattro consiliature da primo cittadino e la fama di “uomo del fare”. Con lui (quasi) tutti i partiti di centrodestra e la vecchia guardia azzurra fedele da oltre venti anni. Per buttarlo giù dalla poltrona di Corso Umberto si è formata una coalizione civica che ha trovato in Augusto Navone la guida giusta. Un’ esperienza di assessore al Bilancio in un passato remoto, Navone è noto per le qualità manageriali e le competenze ambientali. Come direttore ha nutrito l’Amp di Tavolara di risorse europee e progetti facendola diventare eccellenza nazionale. Lo slogan “porte aperte” sintetizza la volontà della Coalizione di farsi portavoce di una politica inclusiva e di ascolto.

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Centrodestra (quasi) tutto con Nizzi. Il sindaco uscente ha messo su uno squadrone di sei liste, tra conferme, volti nuovi, giovani, figli d’arte, highlander. Per la prima volta esordisce una lista della Lega, che in realtà del partito di Alberto da Giussano ha solo il simbolo. Il capolista è lo storico esponente Udc, l’82enne assessore uscente, Gesuino Satta. Altro esponente della lista è un non leghista, Vanni Sanna, che è dell’Uds. Nella quota minoritaria dei leghisti doc Luca Erba, manager lombardo capo di gabinetto dell’assessore regionale ai Trasporti. Veri cuori azzurri invece per la lista di Forza Italia. Dentro gli amministratori uscenti (tranne alcuni confluiti nella lista Nizzi) e due candidati che già hanno un ruolo di primo piano in politica. Il consigliere regionale Angelo Cocciu e il commissario provinciale Pietro Carzedda. Il Psd’Az arruola come uomo di punta l’ex An e poi forzista l’avvocato Marzio Altana, l’Udc si affida a un figlio d’arte, Giulio Careddu junior. «Le nostre sei liste sono costituite dai rappresentanti ufficiali del centro destra e dei partiti di riferimento – dice Nizzi –. La nostra campagna elettorale?Serena e tranquilla. Racconteremo ai cittadini cosa abbiamo fatto in questi 5 anni e spiegheremo le linee programmatiche per i prossimi cinque. I temi sono lavoro, messa in sicurezza, sviluppo economico-sociale, la sanità e i trasporti».

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Grande coalizione. Otto liste per un totale di 186 candidati per lo squadrone civico in cui l’unica formazione che mantiene il simbolo è il M5s. Il movimento pentastellato ricandida i consiglieri uscenti Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu e schiera altri 19 militanti della società civile. Occhi puntati sulla lista Liberi, civica dal cuore di centrodestra sostenuta da Fedele Sanciu. Tra i candidati uomini e donne di area moderata gli uscenti Marco Piro e Davide Bacciu; Luciano Lombardo, ex forzista che nel 2011 sostenne la civica Giovannelli. E poi l’ex assessore dimissionaria nell’agosto 2020 Silvana Pinducciu e Tiziana Biscu, anche lei passata in opposizione. Le liste in cui, sotto l’abito civico bruciano valori di area di centrosinistra sono due: Olbia democratica e Scelta civica. Dentro tutti i consiglieri uscenti del Pd insieme a volti nuovi. In Uniti per Olbia l’anima indipendentista della coalizione. «Siamo soddisfatti – dice Navone –. Siamo riusciti a presentare 8 liste, obiettivo che ci eravamo posti all’inizio di questo progetto politico. Liste qualificate, con una forte spinta al rinnovamento e variegate dal punto di vista anagrafico e della rappresentanza sociale. Abbiamo buone sensazioni che ci arrivano dall’ascolto dei cittadini che vogliono tornare protagonista. I temi chiave? Messa in sicurezza della città, sanità, lavoro e decoro urbano nelle periferie».
 

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