La Nuova Sardegna

Olbia

Per la conquista di Trinità è ancora sfida Carta-Lepori

di Sebastiano Depperu
Per la conquista di Trinità è ancora sfida Carta-Lepori

Stesso scenario di 5 anni fa, i due protagonisti si affrontano per la seconda volta  Il sindaco uscente: «Andremo avanti tutta». L’avversario: «È l’ora della svolta»

05 ottobre 2021
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TRINITÀ D’AGULTU. A Trinità si ripropone la conquista del Municipio tra Francesco Lepori e Giampiero Carta. Lepori, infatti, è il capogruppo di minoranza in consiglio comunale e rilancia il guanto di sfida al primo cittadino uscente. Il paese è cambiato: in meglio, per chi lo ha governato; in peggio per chi sfida il sindaco in carica. Il paese ha un'economia basata molto sul turismo e sui servizi ad esso collegato e gode di chilometri e chilometri di spiagge e borghi marinari invidiati in tutto il mondo come, per esempio, Isola Rossa e Costa Paradiso. Sono circa 2200 gli abitanti e gli elettori si aggirano attorno a 1900: sarà caccia all'ultimo voto.

Giampiero Carta. «Abbiamo rispettato il programma e fatto di più - dice Giampiero Carta - in opere pubbliche, servizi, sociale, urbanistica. Per questo, richiediamo la fiducia dei nostri compaesani. Abbiamo risolto problemi annosi come la questione del depuratore di Costa Paradiso che attendeva risposte da 50 anni. Il Comune è divenuto proprietario degli standard pubblici e delle strade mentre la parte depurativa è di Abbanoa. Il paese avrà una casa di riposo». Per Carta si deve lavorare sempre meglio per migliorare l'offerta turistica e offrire posti di lavoro per il futuro. «Trinità - aggiunge - ha un patrimonio naturale immenso. Noi stiamo valorizzando il territorio e allo stesso tempo, creando posti di lavoro per il paese (e il territorio). Un indotto turistico che, se ben strutturato, è come un tesoretto in una cassaforte per le generazioni future. Siamo stati tra i primi ad adeguare il Puc al Ppr e siamo in attesa della verifica di coerenza finale da parte dell'Urbanistica per la variante (equilibrata). Non abbiamo paura di costruire, abbiamo la densità demografica più bassa dell'isola. Si può costruire salvaguardando il patrimonio che da un valore aggiunto a case e immobili: abbiamo usato tutti i volumi e garantiremo al paese 40mila posti letto che daranno lavoro sicuro e benessere tutti gli abitanti».

Francesco Lepori. Per Lepori bisogna puntare sulle classi meno abbienti e sulle politiche giovanili (e dare lavoro ai giovani). In paese mancano le più banali forme associative sportive e culturali, calcio a parte. Vorremmo il rilancio del settore edilizio con proposte per la riqualificazione del territorio sia di Isola Rossa che Costa Paradiso, per far ripartire realtà imprenditoriali affossate da sistemi vecchi che ne hanno determinato l'impoverimento». Inoltre: «Si dovrebbe dare maggiore importanza al decoro urbano; al verde pubblico; alla new green economy. Abbiamo anche un altro obiettivo: offrire a Trinità una rivalsa, attesa da decenni. Devono ripartire i cantieri, i giovani devono lavorare, il malessere sociale va curato. La ricchezza va redistribuita. Isola Rossa deve essere riqualificata aumentando le cubatura con criterio; a Costa Paradiso devono essere risolti, una volta per tutte, i problemi di pulizia, dell'acqua e la fognatura. Bisogna salvaguardare i posti di lavoro e crearne nuovi ma non solo stagionali. E poi: si stanno effettuando controlli a tappeto dei nuovi residenti sui quali stiamo attuando dinamiche di controllo garantista. Continuiamo a vincere in paese e perdere con gente che viene da fuori».

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