La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, autista dello scuolabus palpeggia l’alunna: condannato a tre anni

di Tiziana Simula
Olbia, autista dello scuolabus palpeggia l’alunna: condannato a tre anni

Era accusato di averla toccata mentre l’accompagnava a casa con il mezzo pubblico. La bambina che frequentava le elementari aveva raccontato tutto ai genitori

22 ottobre 2021
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OLBIA. Aveva raccontato ai genitori che, mentre era sul pulmino e i suoi compagnetti erano già stati accompagnati a casa, l’autista l’aveva toccata. Era successo più di un volta, aveva detto. L’ex autista dello scuolabus, un uomo di 46 anni, è stato processato con rito abbreviato con l’accusa di violenza sessuale sulla minore e ieri è stato condannato a tre anni di reclusione. Uno in meno rispetto a quanto richiesto al giudice dell’udienza preliminare Marco Contu dal pubblico ministero Ilaria Bradamante che aveva sollecitato una pena a quattro anni. Il gup ha riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate. L’uomo, difeso dagli avvocati Jacopo Merlini e Pasquale Ramazzotti, ieri, ha prodotto una sorta di dichiarazione scritta nella quale chiedeva scusa per tutto.

I fatti risalgono a qualche anno fa, quando la bambina frequentava la scuola elementare. L’autista era accusato di averle toccato le gambe, le cosce e altre parti del corpo durante il tragitto verso casa. Carezze e palpeggiamenti che si sarebbero ripetuti in diverse occasioni, approfittando del fatto che era l’ultima passeggera e dell’assenza in quei giorni dell’assistente che accompagnava gli alunni durante il viaggio. La bambina aveva raccontato tutto ai suoi familiari diversi anni dopo. Era scattata la denuncia. Quindi, il via all’inchiesta con tutti gli accertamenti del caso condotti nel massimo riserbo, sfociati nel processo che si è concluso ieri con la condanna. La piccola e la sua famiglia erano costituiti parte civile con l’avvocato Fabio Varone.

Ma l’ex autista non è nuovo ad accuse simili. È finito sotto processo altre due volte, sempre per abusi sessuali nei confronti di minori. In un caso ha patteggiato. Era accusato di aver toccato nelle parti intime una bambina di dieci anni durante una cena alla quale erano presenti anche i genitori della piccola. Il fatto era accaduto nei primi mesi del 2018.

Per l’altro caso, invece, è stato recentemente assolto. Presunta vittima, sua figlia. Dal processo non è emersa nessuna prova che la bambina (allora aveva 9 anni), avesse subito molestie e abusi da parte del padre.

A far scattare l’inchiesta della Procura era stata la denuncia della madre in seguito al racconto della bambina. La piccola era stata sentita in incidente probatorio, ma non era emerso nessun riscontro a quanto denunciato. Era stata eseguita anche una perizia sulla sua capacità testimoniale che aveva messo in luce conflitti familiari accesissimi e una forte suggestionalità della minore. Era stato quindi assolto perché il fatto non sussiste, richiesta avanzata anche dal pubblico ministero.

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