La Nuova Sardegna

Olbia

«Per Rinaggiu niente scorciatoie»

di Marco Bittau
«Per Rinaggiu niente scorciatoie»

La Salima srl conferma le ragioni della rinuncia: «Motivi reali ed essenziali, non pretendiamo nulla»

04 dicembre 2021
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OLBIA. «Non ci sono scorciatoie sulla via di Rinaggiu e abbiamo già spiegato le motivazioni che hanno portato alla nostra rinuncia a partecipare al bando di gara per la vendita del compendio. Nessuna pretesa, ma ragioni e motivi che noi riteniamo essenziali». Così Salvatore Deiana, l’avvocato che rappresenta la società Salima srl, cioè gli investitori internazionali interessati all’acquisto del compendio di Rinaggiu per dare vita a un ambizioso “Progetto Tempio” fatto di turismo, sport e alta formazione. L’avvocato Deiana si chiama fuori dal polverone di accuse e polemiche di questi giorni e dal tono pacato delle sue parole – così almeno sembra di capire – la partita della vendita non è ancora chiusa, anche se il sindaco Gianni Addis ha detto e ripetuto che il bando non si tocca.

«Le motivazioni che hanno impedito la nostra partecipazione sono espresse nella nota depositata il 2 novembre e appresa da tutti il 9 novembre – spiega l’avvocato Salvatore Deiana, portavoce degli investitori internazionali interessati all’acquisto del compendio di Rinaggiu –. Si tratta di ragioni e motivi che riteniamo essenziali, non di meno non si è mai inteso di pretendere alcunché, salvo dare spiegazioni doverose e rispettose alla amministrazione comunale, in primis al sindaco e alla giunta comunale, che, come me e chi rappresento, crede nel progetto e ha dedicato e dedica molto tempo alla vicenda con tenacia e spirito propositivo». «Non penso ci sia altro da aggiungere – continua l’avvocato Deiana – salvo rivendicare e confermare la nostra convinzione che si tratta di argomenti veri e reali e non strumentali, e che è stato addirittura già assunto concretamente il rischio dell’investimento acquistando importanti e vaste aree sul presupposto del loro utilizzo a sostegno del Progetto Tempio».

Le ragioni della rinuncia della società Salima alla gara sono almeno due: le severe condizioni e richieste di natura tecnica ed economica, poi l’incertezza pianificatoria del compendio “Rinaggiu - Pischinaccia” nella quale la società si troverebbe in caso di aggiudicazione, a condividere l’area con la tensostruttura del Carnevale, il fabbricato ex centro wellness e il fabbricato ex tiro al piattello e tiro a volo.

Queste ragioni restano ancora oggi in piedi anche alla luce della lettera inviata dalla presidente della “Piccoli e Grandi eventi”, Michela Pirrigheddu, cioè la società interessata al project financing per l’utilizzo dell’area della Pischinaccia. La lettera annuncia una disponibilità anche a farsi da parte e a smantellare la tensostruttura della Pischinaccia per favorire l'acquisizione di Rinaggiu da parte di altri investitori.

Parole chiaramente invitanti, ma tra il dire e il fare c’è sempre una grande differenza e allora, interpellato sulla lettera della Piccoli e Grandi eventi, l’avvocato Salvatore Deiana mostra estrema prudenza. «Pur prendendo atto di quanto appreso dalla stampa – dice – si tratta di una missiva indirizzata dalla società al sindaco e non a noi, né potrebbe d’altronde. Sarebbe quindi anche sbagliato rispondere. Non desideriamo avere “scorciatoie” o essere strumentalizzati da una società, tra l’altro locale, come anche riferito espressamente nella nota della società Salima srl. Il gruppo di imprenditori-investitori che rappresento non ha mai avuto in animo di allontanare risorse locali, anzi, i fatti smentiscono una lettura di questo genere».

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