La Nuova Sardegna

Olbia

«Basta con i rifiuti nell’alveo dei fiumi»

«Basta con i rifiuti nell’alveo dei fiumi»

Arzachena. Il delegato Careddu lancia un appello alla collaborazione dei cittadini

07 dicembre 2021
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ARZACHENA. Tra bisogno di sicurezza e la solita incuria. Non mancano le note dolenti nell’attività di pulizia degli alvei dei fiumi del comune di Arzachena, visto che oltre ai residui naturali gli uomini della Protezione civile vedono emergere spesso anche rifiuti di privati cittadini, che contribuiscono a ostacolare il corso delle acque e, di conseguenza, amplificando notevolmente il pericolo alluvioni in caso di forti piogge, come successo lo scorso novembre con danni ancora palpabili per la cittadinanza.

La segnalazione. Il richiamo a un comportamento corretto da parte dei cittadini arriva dal delegato comunale alla Protezione civile Alessandro Careddu: «Mentre la pulizia prosegue in alcuni tratti è stata riscontrata la presenza di recinzioni private e di rifiuti abbandonati che ostacolano il normale fluire delle acque. La collaborazione dei cittadini è basilare per tutelare il territorio dal punto di vista ambientale e in caso di allerta per rischio idraulico e idrogeologico al fine di evitare danni a persone e cose».

Un messaggio chiaro di reciproca collaborazione, da un lato il Comune con l’impegno attivo di pulizia, dall’altro i cittadini ad evitare comportamenti pericolosi.

L’impegno. A maggior ragione perché il Comune nel 2021 ha stanziato 162mila euro per effettuare gli interventi di pulizia, iniziati fin dallo scorso ottobre.

«È stata effettuata la valutazione dei punti più a rischio nel centro urbano e nelle aree abitate dell’agro da parte dei tecnici – spiega Careddu – La situazione sarà monitorata durante tutto l’autunno per pianificare ulteriori interventi ad hoc ove necessario».

Particolare attenzione sul rio Bucchilalgu, rio San Pietro e i suoi piccoli affluenti, il rio Li Rui, il rio Laccheddi e lungo il rio nel borgo di La Conia adiacente alle abitazioni, per quanto le forti piogge del mese scorso possano aver indicato nuovi punti critici da monitorare.

«Siamo partiti nel 2018 con appena 35mila euro da poter destinare alla sicurezza in tema di rischio idraulico e idrogeologico – conclude Careddu – È una grande soddisfazione poter investire oggi 160mila euro per prenderci cura di particolari aree del territorio, con lo scopo di garantire maggiore tranquillità alla popolazione durante gli eventi meteo, che sono sempre più imprevedibili degli ultimi anni». (c. i.)



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