La Nuova Sardegna

Olbia

Rischio idraulico

Olbia, Nizzi: «Non perderemo i 151 milioni per il piano anti-alluvione»

di Serena Lullia

	I danni dell'alluvione del 2013 in via Vittorio Veneto e il sindaco Settimo Nizzi 
I danni dell'alluvione del 2013 in via Vittorio Veneto e il sindaco Settimo Nizzi 

Il sindaco replica al Pd: «Quei fondi sono commissariali, non hanno scadenza». E sui tempi delle opere: «Non mi sbilancio, ma procediamo spediti verso i progetti»

22 novembre 2022
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Olbia Rassicura il Pd regionale preoccupato che lo Stato si riprenda i 151 milioni di euro stanziati per il Piano anti-alluvione. E garantisce che la strada che porta ai progetti del canale scolmatore sia quella giusta. Il sindaco Settimo Nizzi replica all’interrogazione dem sulle risorse statali in scadenza il 31 dicembre, data indicata nella convenzione con cui a inizio anno la Regione ha ceduto al Comune la gestione del piano del rischio idraulico.

Fondi sicuri «Come sempre il Pd, e in particolare i suoi rappresentanti sul territorio, non studiano – attacca il primo cittadino –. E non studiando non sanno che per tutte le opere commissariali non c’è termine di scadenza delle risorse. Proprio perché sono opere commissariali devono essere portate a termine. Quindi non c’è alcun rischio di perdere i fondi. Lo abbiamo ribadito almeno 500-600 volte, ma evidentemente il Pd era distratto. Prima perché stava pensando alle elezioni e poi a come rimettere in piedi il carrozzone del partito e inquadrarlo nella vita politica italiana».

Il punto Il sindaco fa poi il punto sulle opere del Piano Technital su cui ha scommesso in ben due campagne elettorali. «Noi stiamo lavorando e abbiamo sempre lavorato, anche quando l’amministrazione regionale del Pd remava contro di noi – spiega –, con un atteggiamento che non faceva certo il bene della città, cercando di portare avanti un piano che ha sempre fatto acqua da tutte le parti. Significherà qualcosa che quel progetto è definitivamente deceduto nonostante i loro sforzi. Un grosso autogol. Noi abbiamo fatto la migliore variante generale al Pai e il miglior piano del rischio, non solo in Sardegna ma in Italia. Abbiamo utilizzato studi approfonditi, con dati all’avanguardia. Lì dove il vecchio piano prevedeva un punto di rilievo in un’area, noi ne abbiamo previsti 25. Dove erano stati presi dati a spanne, noi abbiamo fatto verifiche puntuali, 400 ponti e 600 fiumi, li abbiamo analizzati uno per uno».

Variante al Pai Nizzi garantisce poi che la variante al Piano di assetto idrogeologico approvata a febbraio dal consiglio comunale sta per ricevere il sigillo finale dalla Regione. «La variante è stata fatta in assoluto dialogo con la Regione e l’Ardis (Agenzia regionale del distretto idrografico). Tra pochi giorni arriverà l’ok definitivo sulle portate. Con le portate certificate faremo le nuove valutazioni e i calcoli che verranno consegnati alla Regione. Ci sono interlocuzioni settimanali o quindicinali».

I progetti Il primo cittadino sottolinea il doppio piano di lavoro. «Da un lato sulla variante al Pai, dall’altro con l’Ois (Opere infrastrutture Sardegna) per portare a termine i progetti delle opere – sottolinea Nizzi –. In questi mesi abbiamo assegnato la gara per realizzare i rilievi e le prospezioni sui terreni sotto i quali passerà il canale scolmatore. Abbiamo chiesto ai nostri concittadini la disponibilità a entrare nelle loro proprietà per verificare cosa c’è sotto. E sono tutti contenti, soprattutto perché non realizziamo le vasche di laminazione. Ci stiamo muovendo in sinergia anche con lo Sva e con l’Arpas, abbiamo ipotizzato il riutilizzo quasi totale del materiale di scavo. Mentre il Pd parla e dice cavolate, noi facciamo. Non contro, ma con il consenso della popolazione. Vorrei ricordare infine al consigliere Giuseppe Meloni che il vecchio Piano, quello sostenuto dalla maggioranza consiliare di cui faceva parte il suo partito, era passato in Consiglio con 17 voti su 40. Di certo non una prova di democrazia e nemmeno di rispetto della volontà popolare».

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