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Olbia, sì all’ecocentro a Rudalza ma senza i voti dell’opposizione


	L'ecocentro sorgerà su un terreno in via Pasteri 
L'ecocentro sorgerà su un terreno in via Pasteri 

Il consigliere Bacciu: «Posizione sbagliata che danneggia gli operatori». Il sindaco Nizzi: «L’area ce l’ha indicata il Comitato di quartiere»

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Olbia L’ecocentro a Rudalza divide ancora una volta l’aula. Da un lato la maggioranza che porta avanti l’iter per la sua approvazione da anni e che difende la scelta del luogo. Un terreno in via Pasteri, traversa di via Marinella, lo stradone che porta dritto alla spiaggia. Dall’altro lato la minoranza che ritiene la scelta sbagliata per il luogo, troppo vicino a una via trafficatissima d’estate e a due passi da un hotel a 5 stelle.

Con la forza dei numeri la maggioranza a guida Settimo Nizzi tira dritto. Consapevole che il muro contro muro avrà come conseguenza qualche ricorso al Tar. «Da anni il sottoscritto e la minoranza contrastiamo questa scelta – spiega il capogruppo di Liberi e Insieme Davide Bacciu –. Abbiamo sempre detto e lo ribadiamo anche questa volta che l’individuazione di quell’area è sbagliata, non il principio dell’ecocentro. Mi viene difficile credere che con un territorio così vasto sia stato scelto un terreno in un budello, su una strada trafficatissima d’estate. Tra l’altro a due passi dal importanti strutture ricettive. Non si tratta solo di un ecocentro, nel quale i cittadini potranno conferire i rifiuti ma di un centro di trasferenza nel quale convergeranno i rifiuti di San Pantaleo, Cugnana, Portisco. Non parlo d’inverno ma d’estate tutta l’attività di raccolta dei rifiuti sarà concentrata in una strada secondaria, stretta, un budello, che per ragioni di sicurezza e ambientali indurrebbero a trovare un altro sito. Dal momento che questo intervento è sottoposto a Vas, valutazioni ambientale strategica, ci sarà tempo per le osservazioni. Da quanto leggo è stato già trovato un accordo con Regione e Ferrovie e me ne dispiaccio. Secondo noi ci potevano essere alternative migliori».

Luigi Paddeu, delegato di Rudalza la pensa diversamente. «Al contrario dei colleghi di opposizione sono felice che si metta un altro tassello per la realizzazione dell’ecocentro. Ogni giorno ricevo richieste da residenti, operatori, di chi vive il quotidiano di Rudalza Porto Rotondo perché hanno necessità di un servizio del genere. Le attività vicine? Fatevi una passeggiata. Il vero problema sono i tanti rifiuti abbandonati tra le sterpaglie. Sono state viste altre zone ma non era possibile realizzare nulla».

Pensiero confermato dal sindaco Settimo Nizzi. «Una battaglia che va avanti da moltissimo tempo – sono le parole del primo cittadino –. Il precedente ecocentro era a ridosso delle case e per tanti anni abbiamo reso la vita impossibile ai cittadini. Abbiamo chiuso quel centro, nato in modo spontaneo e quasi reso idoneo all’uso, ma che era carente di tutte le autorizzazioni. Siamo andati con il Comitato della frazione a scegliere il posto. C’è stato richiesto e consigliato di farlo lì. Se poi alcuni imprenditori ci dicono che non va bene, noi dobbiamo salvaguardare la maggioranza. Sarà poi il Comune che deciderà cosa conferire, quante macchine far accedere, chi potrà fare trasferenza. Non mi verrebbe mai in mente di danneggiare qualche imprenditore». (se.lu.)

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