La Nuova Sardegna

Olbia

Scuole senza spazi

Olbia, non ci sono abbastanza aule al Mossa. Studenti in Dad e monta la protesta

Olbia, non ci sono abbastanza aule al Mossa. Studenti in Dad e monta la protesta

Classi nuove inagibili, gli alunni di Scienze umane in sciopero perché non vogliono rimanere a casa

07 ottobre 2023
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Olbia La protesta è nata da un senso di repulsione verso un passato riaffiorato tutto d'un colpo. L'acronimo Dad sembrava archiviato e invece una parte di studenti e studentesse del liceo scientifico Mossa in questi giorni sta svolgendo le lezioni a distanza. Non sui banchi delle aule ma sulla scrivania del soggiorno di casa o direttamente a letto, come succedeva nel 2020 in pandemia.

L’inagibilità di alcuni spazi ha spinto la dirigenza a chiedere a una parte di alunni, a rotazione, di non presenziare fisicamente a scuola. E loro ieri mattina hanno scioperato per far sentire forte la «voglia di tornare in aula». Il preside tranquillizza: «entro settimana prossima risolviamo». La vicenda è correlata all'emergenza sovraffollamento che accomuna tutti gli istituti superiori olbiesi. Per trovare sistemazione agli oltre mille iscritti del Mossa, quest'anno sono state ricavate tre aule da un magazzino e altri spazi nella sede centrale di via Campidano, mentre il plesso al Delta center, che ospita gli alunni dell'indirizzo di Scienze umane, è stato aumentato a quindici classi, con quattro nuove aule. Il problema deriva proprio da questi nuovi locali, che si è scoperto non essere ancora pienamente fruibili. L'istituto non ha potuto fare altro che prenderne atto e decidere la Dad con turnazioni.

«Siamo del tutto contrari», si fanno sentire i giovani di Scienze umane, che ieri hanno passato la mattina con cartelli e megafono sotto il polo in zona industriale. «Martedì scorso all’ultima ora è passata la circolare che ci ha avvisato della dad – spiegano Andrada Ratiu e Marta Putzu, studentesse del comitato che ha promosso l’iniziativa di protesta –. Siamo penalizzati, da un giorno all’altro torniamo a casa e c’è chi ha problemi a dotarsi di una connessione o un computer. Il problema è legato a porte di emergenza posizionate male, ora fino a data da destinarsi siamo costretti a fare lezione in questo modo». Promettono un altro sciopero se la situazione non cambierà a breve.

Il dirigente Gigi Antolini spiega: «Sì, è sorto un problema tecnico-amministrativo che non ci concede la fruibilità delle nuove aule. Ho parlato con Provincia e proprietario dell’immobile, sono sorti elementi di concretezza che ci fanno sperare nella risoluzione entro la prossima settimana».

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