La Nuova Sardegna

Olbia

Energia verde

Gas, conversione completata a Olbia: 7500 famiglie hanno il metano

di Giandomenico Mele
Gas, conversione completata a Olbia: 7500 famiglie hanno il metano

Bimbatti (Medea) e Nizzi annunciano l’ultimazione dei lavori

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Olbia La svolta verde e sostenibile è compiuta. Olbia passa al gas naturale e punta a diventare la prima città sarda alimentata totalmente a gas rinnovabili, puntando il traguardo dell’immissione nelle sue condotte, dopo il gas naturale liquefatto, anche del biometano prodotto nell’impianto del Cipnes Gallura di Spiritu Santu.

Intanto in 100 giorni di lavoro è stata completata la più grande operazione di conversione da Gpl a metano mai realizzata in Sardegna, grazie alla quale 7.500 famiglie olbiesi potranno beneficiare di una fonte più economica, sostenibile e sicura. «Il passaggio di Olbia al metano costituisce un traguardo cruciale per il territorio, in grado di contribuire concretamente al suo sviluppo ed alla decarbonizzazione dei consumi finali – spiega Ruggero Bimbatti, a.d. di Medea, società del gruppo Italgas – Insieme a una fonte più sostenibile ed economica, infatti, le famiglie olbiesi adesso possono contare anche su reti tecnologicamente avanzate pronte ad accogliere l’avanguardia dei gas rinnovabili». Olbia è il primo grande centro della Sardegna raggiunto e alimentato dal gas naturale. Si tratta della più grande operazione di conversione mai realizzata in Sardegna, che costituirà, in tal senso, un modello operativo per l’analogo intervento che nei prossimi anni interesserà Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro, anch’essi in concessione. Grazie alla stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, il passaggio al metano permetterà alle famiglie olbiesi di beneficiare dei vantaggi di una fonte di energia più economica rispetto al Gpl (con risparmi in bolletta dall’11 fino al 30%), sicura e sostenibile, con una riduzione delle emissioni di CO2 prevista di circa il 10%, pari all’azione di assorbimento di 3.100 alberi. La trasformazione digitale delle reti, inoltre, abiliterà nel prossimo futuro anche la distribuzione di gas rinnovabili come biometano, idrogeno verde e metano sintetico, favorendo l’ulteriore decarbonizzazione dei consumi. Con la conversione a gas naturale delle reti sono stati sostituiti anche i vecchi contatori con “smart meter” di ultima generazione, dotati di funzionalità di telelettura e telegestione, che garantiscono letture dei consumi in tempo reale e un servizio sempre più efficiente a vantaggio dei clienti finali. Il progressivo sviluppo dei gas rinnovabili, poi, porterà anche a Olbia, e più in generale in Sardegna, i primi Nimbus, lo smart meter “H2 ready” sviluppato dal gruppo Italgas, i cui primi 20.000 esemplari sono in corso di installazione nei comuni italiani in concessione al gruppo. A Olbia, l’intervento di conversione si è sviluppato in tre passaggi, corrispondenti alle aree territoriali in cui è stata suddivisa la rete cittadina e che fanno riferimento ai tre distinti depositi criogenici di gas naturale liquefatto.

«Siamo felici di aver fatto da apripista, tra i grandi centri della nostra Regione – ha spiegato il sindaco Settimo Nizzi –. Il processo si unisce agli altri che vanno nella direzione della smart city: una città intelligente prevede un migliore utilizzo delle risorse e la riduzione delle emissioni. Dispiace per i disservizi che si sono verificati nella fase di transizione, ma la società Gaxa, fornitrice del servizio, ha già disposto lo storno degli importi riferiti ai vecchi consumi e ha emesso le bollette esatte. La trasformazione garantirà sicurezza, efficienza e risparmio».

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