La Nuova Sardegna

Olbia

Maltrattamenti in famiglia

Picchia la moglie: operaio di Olbia arrestato dai carabinieri

di Marco Bittau
Picchia la moglie: operaio di Olbia arrestato dai carabinieri

Il blitz dopo l’ultimo episodio di violenza finito con la donna al pronto soccorso

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Olbia I carabinieri della stazione di via D’Annunzio venerdì sera hanno arrestato un giovane olbiese di 35 anni che riempiva di botte la moglie. Secondo l’accusa, sarebbe l’ultima fermata di un viaggio all’inferno durato diversi anni, scanditi da maltrattamenti, violenze, lesioni e soprusi. Un codice rosso perfetto.

L’arresto è stato eseguito su ordine di custodia cautelare richiesto dalla Procura di Tempio (il sostituto Claudia Manconi) e firmato dal gip del tribunale, Marco Contu. Nei prossimi giorni l’arrestato, difeso dall’avvocato Giampaolo Murrighile, sarà interrogato dal magistrato.

Era stata la vittima dei maltrattamenti, una giovane donna olbiese madre di tre figli, tutti minorenni, a denunciare già diverso tempo fa il marito violento, responsabile di una situazione di degrado e di abbandono inquietante anche per a presenza in famiglia di tre figli minorenni. Una segnalazione circostanziata e supportata da testimonianze e certificati medici a conferma delle violenze subite. Su queste basi la Procura di Tempio aveva anche aperto un’inchiesta affidata ai carabinieri di Olbia.

Nel frattempo, sempre secondo l’accusa, la situazione si sarebbe aggravata di giorno in giorno con maltrattamenti continui. Nei giorni scorsi l’ultima goccia: dopo l’ennesimo pestaggio da parte del marito, la donna è finita al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. Il personale medico a quel punto ha segnalato l’accaduto ai carabinieri che, a loro volta, hanno dato un impulso decisivo all’indagine della Procura. Il tempo necessario al pm Claudia Manconi di presentare la richiesta di arresto e al gip Marco Contu di firmare l’ordinanza, che per l’operaio violento si sono aperte le porte del carcere.

A complicare il quadro accusatorio nei confronti dell’arrestato c’è anche un altro provvedimento emesso precedentemente dal Tribunale dei minori di Sassari a tutela dei tre bambini (la più grande non avrebbe compiuto ancora 13 anni). Un divieto di avvicinamento alla famiglia, che evidentemente è stato violato in più circostanze. Di sicuro quella che nei giorni scorsi ha portato la moglie al pronto soccorso dell’ospedale con i segni evidenti delle violenze subite. Tutto certificato dai medici e tutto finito prima sul tavolo dei carabinieri di Olbia e poi su quello del magistrato titolare dell’inchiesta.

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