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Olbia

L’attentato

Bomba a San Teodoro: la verità dalle telecamere

Bomba a San Teodoro: la verità dalle telecamere

L’ordigno ha distrutto l’auto di un operaio. Non si esclude l’atto vandalico

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San Teodoro. È giallo. Sulla bomba carta che ieri sera, 15 gennaio, a Badualga, frazione di San Teodoro, ha fatto saltare in aria l’auto di Gianfranco Decandia, un operaio di 65 anni, e danneggiato quella della moglie, i carabinieri indagano su più fronti. Sì, potrebbe forse essere un attentato (ipotesi che molti abitanti del paese escludono categoricamente), ma potrebbe essersi anche trattato di un atto vandalico. I responsabili potrebbero insomma aver lanciato l’ordigno, rotolato poi sotto la Punto dell’operaio (lavora nel settore edile), soltanto per fare rumore.

L’uomo, cacciatore nel tempo libero (anche questo è un ambiente in cui si muovono gli investigatori), non ha mai avuto problemi. Piuttosto riservato, è benvoluto da tutti. E mai, nel suo passato, è stato protagonista di liti o situazioni spiacevoli. Sia lui che la moglie, una impiegata comunale, sono rimasti senza parole. Per loro, ma anche per le persone che li conoscono bene, non c’è un motivo che possa giustificare un gesto simile.

Lo conferma la sindaca Rita Deretta. «Tutta la comunità è sconvolta. Quando abbiamo saputo che cosa fosse accaduto, siamo rimasti increduli. Stiamo parlando di una persona seria, onesta, buona. Gianfranco Decandia è un grande lavoratore, così come tutta la sua famiglia. A mio avviso, potrebbe esserci stato un errore di persona. Ma è chiaro che se fosse così, sarebbe comunque un gesto ingiustificabile. Oppure sì, potrebbe essere stato un atto vandalico per fare rumore. Ma non credo assolutamente che volesse colpire l’operaio».

L’esplosione risale alle 23 di ieri. Gianfranco Decandia e sua moglie vivono appunto a Badualga (il boato ha causato l’esplosione dei vetri di una finestra) e la loro casa non è isolata. Tutti si sono precipitati fuori per capire che cosa fosse successo e a quel punto hanno visto l’auto dell’uomo disintegrata nella parte anteriore. La macchina della moglie, invece, non ha riportato danni gravi. Immediatamente è stato dato l’allarme e sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco di Siniscola, i carabinieri della tenenza di San Teodoro e i militari del comando provinciale di Nuoro. Le indagini, sotto il coordinamento della Procura di Nuoro, sono state avviate dal reparto operativo dei carabinieri di Nuoro, guidato dal tenente colonnello Angelo Gerardi, ma per il momento il riserbo è assoluto. Sia la casa dell’operaio che quelle confinanti non hanno un impianto di videosorveglianza ma ci sono comunque una serie di telecamere nella zona. Gli investigatori hanno già recuperato le registrazioni e proprio le immagini potrebbero essere d’aiuto: a quell’ora il traffico non è sostenuto ed eventuali macchine o moto che hanno percorso quel tratto potrebbero essere state riprese. (s.p.)

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