La Nuova Sardegna

Olbia

Gli incontri

Tempio, a scuola si parla di educazione sessuale

di Giuseppe Pulina
Tempio, a scuola si parla di educazione sessuale

Il progetto del Rotary negli istituti superiori della città

2 MINUTI DI LETTURA





Tempio Se ne parla spesso e si chiede in generale al mondo della scuola di provvedere. L’educazione sessuale è un’esigenza da più parti avvertita che richiede competenze non comuni. Per questa ragione, grazie a un progetto nazionale del Rotary Club distretto 2080, gli studenti del polo tecnico “Don Gavino Pes” hanno potuto seguire un importante momento formativo curato da veri esperti del campo: il dottor Niccolò D’Alessandro, ginecologo sempre molto attento alle richieste di consulenza di scuole e associazioni, e il professore Andrea Montella, endocrinologo e urologo, nonché docente ordinario di Anatomia umana della facoltà di Medicina dell’Università di Sassari.

La lezione. Accompagnati dal presidente del Rotary Club di Tempio, Alessandro Bandel, i due formatori hanno fornito una serie di informazioni utili per prevenire gravidanze non programmate, malattie sessualmente trasmissibili e le varie patologie che possono colpire l’apparato uro-genitale e riproduttivo maschile e femminile. Al seminario hanno partecipato le quinte classi dei diversi indirizzi di studio della scuola. I temi che sono stati presentati e discussi, così come lo stesso evento, rientrano nel progetto di educazione civica “Vivere e convivere”. Potranno perciò essere argomenti di confronto per l’esame di Stato di giugno, il cui colloquio prevede il coinvolgimento dell’educazione civica, materia sempre meno Cenerentola nei piani del ministero dell’Istruzione e del Merito. Nei prossimi giorni, l’iniziativa del Rotary Club di Tempio coinvolgerà gli studenti di altre scuole della città.

I numeri. Ma a conferire importanza all’iniziativa non è solo l’imminenza dell’esame. È, infatti, risaputo che i casi di malattie veneree stanno notevolmente aumentando tra i giovani. Nel 2022, rispetto all’anno precedente, ci sarebbe stato, a livello nazionale, un aumento del 50% dei casi di gonorrea. Nello stesso arco di tempo, secondo i dati forniti dal Centro Operativo Aids dell’Iss, sarebbe stato invece del vento per cento l’aumento di casi di sifilide. Tra i soggetti risultati più vulnerabili e colpiti ci sarebbero le ragazze con un’età inferiore ai 25 anni. L’asintomaticità di malattie come la clamidia contribuirebbe purtroppo alla sua diffusione.

Primo piano
La tragedia

Ragazza morta dopo essere precipitata dalla scogliera: cosa sappiamo

Le nostre iniziative