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Sigilli a un bar-tabacchi: il titolare non comunicava gli incassi

Sigilli a un bar-tabacchi: il titolare non comunicava gli incassi

Palau, attività sospesa per nove giorni. L’operazione della guardia di finanza

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Palau I finanzieri della Tenenza di Palau, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio coordinata dal Comando provinciale di Sassari, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sospensione dell’esercizio dell’attività, emanato dalla Direzione regionale Agenzia delle entrate, nei confronti di un bar-tabacchi di Palau.

«Nello specifico – si legge in una nota della finanza –, l’applicazione della sanzione sospensiva dell’esercizio dell’attività, della durata di nove giorni del corrente mese, è giunta all’esito di una pregressa attività di controllo fiscale, ai fini della constatazione delle imposte dirette e dell’Iva». Nel corso dell’attività ispettiva nei confronti del titolare dell’attività economica, sono state accertate «reiterate omissioni nella memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri incassati tramite il Pos e denaro contante. L’omessa documentazione delle operazioni imponibili, indispensabili per la quantificazione delle imposte dovute, ha quindi originato l’emissione del provvedimento sospensivo adottato da parte della Direzione regionale Agenzia delle entrate».

In presenza delle violazioni fiscali constatate dai militari della guardia di finanza è prevista, come sanzione accessoria, la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività per un periodo da tre giorni a un mese ovvero, se l’importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione supera la somma di 50mila euro, la sospensione per un periodo da un mese a sei mesi. «La continua e costante azione di contrasto all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali, anche di tipo preventivo quale stimolo alla compliance – proseguono dalla guardia di finanza –, è finalizzata a reprimere il fenomeno del “sommerso”, il quale pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere ingiusti vantaggi competitivi».

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