Olbia, scarsa sicurezza a bordo: fermata una nave mercantile
L’operazione della Guardia costiera nel molo di Cocciani
Olbia La Capitaneria di porto di Olbia ha sottoposto a un’ispezione una nave mercantile battente bandiera Tuvalu, minuscolo Stato insulare in mezzo al Pacifico, ormeggiata al molo Cocciani del porto industriale. L’attività, svolta lunedì 26 maggio dagli ispettori del Nucleo Port State Control, si inserisce nell’ambito delle verifiche periodiche a bordo delle unità straniere che scalano il porto. L’unità, con una stazza lorda di 1.596 tonnellate e adibita al trasporto di carico generale, era arrivata da Pozzallo ed era diretta a Durazzo (Albania), con sosta a Olbia per l’imbarco di granito.
«Durante l’ispezione – si legge in una nota –, il personale della Guardia costiera ha accertato diverse deficienze in materia di sicurezza della navigazione, tra cui gravi carenze all’impianto di sicurezza antincendio di emergenza e inadeguata preparazione dell’equipaggio alle procedure operative da adottare in caso di incendio a bordo. Tali irregolarità hanno determinato l’immediato provvedimento di fermo della nave, risultata non conforme agli standard minimi di sicurezza previsti dalla normativa internazionale. L’unità resterà in stato di fermo presso il molo Cocciani fino al ripristino delle condizioni di sicurezza richieste».
L’attività ispettiva rientra nel quadro degli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali, dagli accordi multilaterali e dalla normativa comunitaria in materia di tutela della vita umana in mare, sicurezza della navigazione e protezione dell’ambiente marino. Il Port State Control rappresenta infatti un presidio essenziale per garantire che i traffici marittimi si svolgano nel rispetto degli standard internazionali, a salvaguardia dei lavoratori del mare e dell’ambiente.