La Nuova Sardegna

Olbia

La denuncia sui social

Tempio, prete derubato pronto a confessare il ladro: «Ma restituiscimi la teca»

di Giuseppe Pulina
Tempio, prete derubato pronto a confessare il ladro: «Ma restituiscimi la teca»

Dalla macchina di don Nicolai sono stati rubati alcuni oggetti religiosi

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Tempio L’ha definita opera degna di un “buontempone”, ma sicuramente a don Cesare Nicolai, uno dei due canonici della Cattedrale di Tempio, il furto che ha subito non gli è andato giù tanto facilmente. Sarebbe però disposto a confessare l’autore, purché gli renda almeno una parte del magro bottino che gli ha portato via dalla macchina: una teca dorata, a torto – e questo la dice tutta sulla perizia del ladro – ritenuta di valore. A ricostruire su facebook la vicenda è stato proprio il giovane religioso della diocesi di Tempio-Ampurias: «Stanotte qualche buontempone ha pensato di aprire la mia macchina, pensando di trovarci chissà quali tesori o ricchezze, ma, ahimè, non vi erano che pochi gettoni dell’autolavaggio, presi anche quelli, e nel cassetto porta oggetti gli strumenti per le unzioni degli infermi. Da questi ultimi è stata rubata la teca in metallo dorato, creduta in oro. Mi dispiace per il soggetto che evidentemente ha pensato di svoltare la nottata ma è rimasto a bocca asciutta».

Nel denunciare l’accaduto, don Cesare, prete molto popolare a Tempio, rivolge un appello all’autore del furto: «Cortesemente, se leggi questo messaggio, la teca per il Santissimo mi serve, i gettoni li puoi tenere, la confessione misericordiosa non mancherà. Ricordo che rubare, oltre che reato, è peccato grave». Chissà se l’invito sortirà l’effetto sperato e se il tutto potrà concludersi con una bella confessione.

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