Inchiesta "Monte Nuovo", il pm ribadisce la richiesta di rinvio a giudizio per i 34 imputati
Anche per il rettore Mariotti resta l’accusa di associazione di stampo mafioso, tre patteggiamenti nel filone droga
Cagliari Prime schermaglie difensive, tre patteggiamenti e una lunga lista di imputati eccellenti: si è conclusa così, oggi 18 giugno, la seconda udienza preliminare del processo ribattezzato Monte Nuovo, dal nome dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari incentrata sui presunti intrecci tra colletti bianchi e ambienti criminali in Sardegna.
Stamattina il pubblico ministero Emanuele Secci ha infatti ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per 34 persone - nove delle quali accusate di associazione di stampo mafioso – accusate di far parte a vario titolo del presunto sodalizio tra professionisti, funzionari pubblici e figure di spicco della criminalità sarda. Tra gli imputati, spiccano l’ex assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia, il rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, Nicolò Cossu detto Cioccolato, il primario di Terapia del dolore Tomaso Cocco e l’ex commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi.
Proprio su Mariotti, difeso dagli avvocati Luigi Esposito e Guido Manca Bitti, si è giocata una prima partita processuale: la difesa ha provato in aula a far derubricare la pesante accusa di associazione di stampo mafioso, ma il gup Luca Melis ha rigettato l’istanza. Mentre l’imputato di abuso d’ufficio Massimo Temussi ha annunciato la volontà di rendere un interrogatorio in vista di un possibile rito abbreviato.
Tre patteggiamenti, invece, nel filone dedicato agli stupefacenti: l’accusa di associazione finalizzata al traffico di droga è stata derubricata a cessione di droga su richiesta dei difensori Erika Dessì e Pierandrea Setzu, con pene fissate a due anni. Nell’udienza precedente, l’Ats si era costituita parte civile nei confronti tramite l’avvocato Matteo Pinna. La prossima udienza è stata fissata per il primo dicembre.