La Nuova Sardegna

Olbia

A Cala Sassari

Golfo Aranci, il Noe sequestra una maxi discarica sul mare

di Marco Bittau
Golfo Aranci, il Noe sequestra una maxi discarica sul mare

Il blitz dopo un avvistamento dall’elicottero. Scoperti 18 mila metri quadrati di rifiuti

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Golfo Aranci La “mamma dei rifiuti” è una gigantesca discarica abusiva a cielo aperto da 18 mila metri quadrati. L’hanno scoperta i carabinieri del Noe che ieri, di buon mattino, hanno sequestrato a titolo cautelare cinque aree e un fabbricato. Tutto con vista su una delle più belle spiagge della linea di costa tra Golfo Aranci e Olbia, Cala Sassari.

La zona sotto sequestro è stata affidata in custodia all’ufficio tecnico del Comune di Golfo Aranci. Il fascicolo d’inchiesta è già sul tavolo del procuratore di Tempio, Gregorio Capasso. Si procede contro ignoti, almeno per ora, anche perché la discarica si trova su un terreno che conta diversi proprietari. Il sequestro cautelare, invece, dovrà essere adesso convalidato dal giudice del tribunale di Tempio.

I militari del Nucleo operativo ecologico di Sassari, guidati dal comandante Gavino Di Maggio, sono intervenuti dopo un lungo e minuzioso lavoro di indagine, partito da una segnalazione “aerea” da parte del Nucleo elicotteristi dei carabinieri di Olbia che durante una missione di perlustrazione del territorio hanno sorvolato il litorale di Cala Sassari scoprendo l’enorme distesa di rifiuti affacciata sul mare.

Dopo l’avvistamento, ieri mattina è scattato il blitz. I carabinieri sono arrivati a colpo sicuro nella vasta area retrostante la spiaggia. Davanti ai loro occhi uno spettacolo inquietante: tonnellate di rifiuti di ogni genere accumulati alla rinfusa. Per la maggior parte si tratta di scarti di cantiere e materiale edile, ma sono stati trovati anche vecchi mobili d’abitazione e rifiuti comuni da “svuota cantine o soffitte”. Addirittura un vecchio gommone e persino un grande frigorifero smaltito da bar o ristoranti. Trovati anche i resti di decine di metri di cavi elettrici da cui è stato sfilato il rame. Insomma, di tutto e di più.

È come se ci fosse un accordo tra cantieri e imprese edili per smaltire tutti insieme lì, a Cala Sassari, gli scarti di lavorazione. Un sito sicuro e di facile accesso per tutti, anche i soliti ladri di rame che foraggiano un fiorente mercato clandestino. Su questo fronte continuano le indagini dei carabinieri del Noe, molto attivi in Gallura, sulle tracce dei trasportatori e scaricatori di rifiuti abbandonati a due passi dalla spiaggia.

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