La Nuova Sardegna

Emergenza roghi

Allerta rossa per gli incendi nell’isola: rischio estremo nella costa est

Allerta rossa per gli incendi nell’isola: rischio estremo nella costa est

La protezione civile ha diramato il bollettino. Una settimana fa il disastro di Villasimius

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Sassari Il vento ricomincia a soffiare con grande intensità sull’isola, facendo scattare un nuovo allarme per gli incendi. La Protezione civile regionale ha infatti diramato un bollettino di pericolo elevato per la giornata di oggi, in particolare lungo tutta la fascia orientale dell’isola, dalla Gallura fino al Sarrabus e al Campidano di Cagliari, passando per l’Ogliastra.

Il rischio incendio è classificato come "estremo" in molte aree costiere, a causa del vento di maestrale che nelle prossime ore potrebbe favorire la propagazione delle fiamme. Mentre nel resto dell’isola, il rischio è classificato alto. Secondo la protezione civile, le condizioni meteo sono tali da poter generare incendi di intensità molto elevata e che, se non tempestivamente affrontati, potrebbero raggiungere grandi dimensioni nonostante l’intervento dei mezzi aerei.

Una nuova giornata da bollino rosso, quella di oggi, esattamente una settimana dopo il drammatico rogo di Villasimius, quando una domenica di vacanza si è trasformata in un incubo per centinaia di bagnanti bloccati a Punta Molentis. L’incendio divampato tra la vegetazione circostante ha invaso la zona con fumo e fiamme, spingendo molti turisti a cercare salvezza via mare. Oltre 200 persone sono state evacuate con i gommoni della Guardia costiera, alcune in condizioni di difficoltà: una donna incinta, un bambino asmatico, famiglie con bambini piccoli. Circa cinquanta auto che erano parcheggiate lungo la strada che porta alla spiaggia sono state divorate dal fuoco, oltre a 200 ettari di macchia mediterranea. Altre sono state salvare dai proprietari portandole sull’arenile. Danneggiato anche lo stabilimento balneare. Le indagini successive, col ritrovamento di tre inneschi, hanno poi confermato che si è trattato di un incendio doloso

Oggi, sette giorni dopo, il rischio non si è spento. Il bollettino della Protezione civile segnala pericolo estremo su gran parte del territorio, con un livello di attenzione massimo a causa delle condizioni meteo previste: vento sostenuto, temperature alte, umidità bassa e vegetazione secca, che possono alimentare nuovi focolai. Intanto, la giornata di ieri è stata segnata da otto roghi sul territorio regionale. Il più rilevante si è sviluppato nel comune di Belvì, in località Pitzu ’e Pranu, dove l’incendio ha interessato una zona boscata, richiedendo l’intervento di tre elicotteri regionali – dalle basi di Sorgono, San Cosimo e Fenosu (Super Puma) – oltre a squadre a terra del Corpo forestale, vigili del fuoco, barracelli e volontari. Secondo i primi accertamenti, il rogo sarebbe partito dall’incendio di un’auto. Le fiamme sono state domate in tempi contenuti, ma un ettaro di bosco è andato distrutto.

L’allerta resta alta: basta poco per innescare un incendio in queste condizioni. E l’isola continua a essere un terreno fragile. A fronte del clima infuocato dell’ultima settimana, le autorità regionali invitano residenti e turisti alla massima prudenza, evitando ogni comportamento che possa causare fiamme o scintille: niente barbecue, niente fuochi, niente attività pericolose vicino a macchia o bosco.

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