Morto dopo la scarica del taser: indagati due carabinieri
Olbia, devono rispondere dell’accusa di omicidio colposo per il decesso di Gianpaolo Demartis
Tempio Sono due i carabinieri iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo per la morte di Gianpaolo Demartis, 57 anni, avvenuta sabato 16 agosto a Olbia in seguito all’utilizzo del taser. Si tratta di un atto dovuto, necessario per consentire gli accertamenti di garanzia previsti dalla legge.
La procura di Tempio guidata da Gregorio Capasso, che segue personalmente la vicenda, ha già incaricato il medico legale di eseguire l’autopsia, in programma giovedì mattina, per chiarire le cause esatte del decesso.
Secondo quanto emerso dalle indagini finora, la chiamata al 112 è arrivata dai residenti di via San Michele, traversa di via Barcellona che hanno segnalato un uomo in evidente stato di alterazione. Secondo le testimonianze Demartis inveiva contro le persone introducendosi anche nei giardini di alcune abitazioni e costringendo i residenti a chiudersi a casa per la paura. I carabinieri, arrivato sul posto con quattro pattuglie, dopo diversi tentativi di tranquillizzare e calmare Demartis durante i quali uno dei militari è stato anche colpito al volto – hanno deciso di utilizzare il taser in dotazione. L’uomo è stato poi affidato al personale del 118, ma è deceduto per arresto cardiocircolatorio sull’ambulanza che lo stava trasportando al pronto soccorso.