La Nuova Sardegna

Tempio Rientrava a casa in sella alla sua moto da cross. Poi, improvvisamente il dolore e il bruciore nella parte bassa della schiena, sul lato sinistro. Qualcuno, appostato, approfittando anche del buio della notte, gli aveva puntato contro un’arma da fuoco e aveva sparato. Una ferita per fortuna non grave, che gli è comunque costata una settimana di cure e tanto spavento. Vittima del misterioso episodio un quindicenne, residente in un paese della Gallura. Un inspiegabile gesto contro di lui che è stato immediatamente denunciato ai carabinieri della stazione locale. «Abbiamo presentato una denuncia contro ignoti per lesioni personali – dice la madre, ancora scossa per l’episodio –. Voglio che si sappia cosa è successo a mio figlio perché cose del genere non devono più accadere. Non abbiamo sospetti su nessuno, né immaginiamo quale possa essere la ragione che ha spinto qualcuno a compiere questo gesto. Ma qualunque sia il motivo, sarebbe bene interpellare un genitore e parlarne anziché sparare».

Il fatto è accaduto tra sabato 23 agosto e domenica. Era da poco passata la mezzanotte. Il quindicenne percorreva in sella alla moto da cross una via centrale del paese. Per un tratto, dietro di lui, c’era la madre in auto. Poi, la donna ha svoltato e lui ha proseguito dritto. Arrivato all’incrocio con un’altra strada, il quindicenne ha avvertito un forte bruciore nella zona lombare. Ha messo la mano dietro la schiena e si è toccato: c’era sangue. Appena rientrato a casa ha raccontato tutto alla madre: si è tolto la maglietta che era bucata, presumibilmente da un piombino esploso da un fucile, scoprendo l’escoriazione sulla pelle. Un foro che sanguinava, dovuto, appunto, a un colpo di arma da fuoco. Il ragazzino è stato, quindi, accompagnato sia alla stazione dei carabinieri per denunciare il fatto, che alla guardia medica che lo ha medicato, assegnandogli una settimana di cure.