La denuncia: «Cavalli assetati e denutriti a Thiesi»
La presidente di Progetto Islander, Nicole Berlusconi, sul posto con carabinieri, vigili del fuoco e Forestale
Thiesi Diciotto cavalli denutriti, assetati e con ferite infette in un cimitero di ossa. Questo è lo scenario, in un terreno nelle campagne di Thiesi, che si è trovata davanti Nicole Berlusconi, nipote di Silvio Berlusconi, in qualità di presidente dell’associazione Progetto Islander, una onlus che si occupa di recuperare cavalli maltrattati. Insieme a lei un medico veterinario ippiatra. L’associazione, però, è intervenuta insieme ai carabinieri, al corpo forestale e ai vigili del fuoco e all’onorevole Susanna Cherchi, da sempre sensibile al tema dei maltrattamenti sugli animali. Forte anche la collaborazione della sezione olbiese della Lida, guidata da Cosetta Prontu.
L’intervento è avvenuto dopo diverse segnalazioni di carcasse all’interno di un terreno e di altri cavalli che necessitavano di intervento immediato. «Arrivati sul luogo – spiega Nicole Berlusconi – abbiamo scoperto che a fine luglio l’Ats era già intervenuta su questo caso, senza fare niente. E infatti l’aspetto ancora più grave delle condizioni in cui abbiamo trovato gli animali è proprio questo, la mancanza di tutela da parte della Asl». Nel frattempo, infatti, come si legge nel comunicato dell’associazione, un altro cavallo è morto, probabilmente da solo, in agonia.
«Le segnalazioni indicano che i cavalli muoiono di fame e di sete, di coliche o di mancate cure. I diciotto cavalli – continua Nicole Berlusconi – erano senza acqua né fieno e infatti molti erano visibilmente denutriti, magri. Tra loro c’erano anche delle femmine gravide. A loro disposizione due vasche, una vuota e l’altra piena di jotta, cioè l’acqua di scarto della lavorazione dei formaggi, dal forte odore di pecora. Inutile dire che i cavalli non la bevono». Intorno ai cavalli, poi, un cimitero di ossa tra sterpaglie, lamiere, auto e reti di ferro. Per potersi riparare avevano un capannone con una parte di tetto che poteva crollare da un momento all’altro.
Nicole Berlusconi solleva poi un altro problema relativo alla mancanza di normative chiare. «Per gli equidi – spiega – ci sono soltanto linee guida, perciò quando i veterinari intervengono tutto rischia di diventare più soggettivo che oggettivo. Anche se in questo caso non si poteva sbagliare, la situazione era eclatante, soprattutto agli occhi di un medico veterinario».
L’associazione, insieme alle forze dell’ordine, per ora, ha tamponato la situazione facendo arrivare acqua e balloni di fieno anche se, come spiegano, non riusciranno a gestirla ancora a lungo. «Ci sono puledri magrissimi e fattrici che necessitano di nutrirsi e alcuni cavalli hanno ferite che devono essere curate e necessitano di un riparo sicuro. Abbiamo trovato possibili stalli dove trasferirli, anche nelle vicinanze e auspichiamo che l’Ats intervenga in modo decisivo. Ringraziamo i carabinieri, il corpo forestale e i vigili del fuoco per la preziosa collaborazione».