Guerra del bricolage a Olbia: chiude Tecnomat
Il Tar ha accolto il ricorso di Ottimax e Bricofer. Serrande abbassate nella struttura del Pozzo Sacro
Olbia Nella guerra del bricolage a Olbia, dopo una serie di sentenze favorevoli, Tecnomat incassa lo stop del Tar e deve chiudere la struttura di vendita del Pozzo Sacro. Serrande abbassate e un centinaio di dipendenti a casa, da oggi, lunedì 6 ottobre, in attesa di capire se la società otterrà una pronuncia in via cautelare per poter aprire. Il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso di Ottimax e Bricofer Group contro Comune di Olbia e Bricoman Italia. Il Tar ha accolto il ricorso contro l’atto amministrativo che, all’esito della conferenza di servizi, aveva autorizzato sotto il profilo edilizio e commerciale le società Bricoman Italia ed M.D. 2000 a realizzare un punto vendita, con insegna Tecnomat, di prodotti per il bricolage e altri prodotti, con area destinata alla vendita di circa 6.000 metri quadri, nel fabbricato in zona industriale dopo l’esecuzione di opere edilizie interne ed esterne e cambio di destinazione d’uso del seminterrato. Le due società del gruppo Bricofer contestavano il provvedimento evidenziando le molteplici e gravi violazioni di legge commesse nel procedimento e relative, tra l’altro, alla erroneità del procedimento per l'autorizzazione alla realizzazione di una media struttura di vendita. Al momento, come si legge in un cartello esposto all’ingresso della struttura, si procede soltanto con le vendite online. (g.d.m.)