Olbia, via le barche della Marina della Sacra Famiglia: «Così muore la nautica sociale»
I 140 soci dopo l’ultima sconfitta al Tar. Presto saranno eliminati anche i pontili
Olbia Le barche sono scomparse l’una dopo l’altra. Della marina popolare nata all’ombra della sopraelevata ora restano solo quattro pontili galleggianti. Presto saranno eliminati anche loro. È l’effetto della sentenza del Tar della Sardegna, che lo scorso luglio, respingendo il ricorso della Marina della Sacra Famiglia contro Autorità portuale e Comune, aveva ritenuto legittimo il mancato rinnovo della concessione demaniale nell’area dove sta prendendo forma il Progetto Iti. Uno sfratto che, per i 140 soci della marina, ha il sapore amaro dell’ingiustizia. «Qui il problema è politico: si vuole la morte della marineria popolare, si vuole la fine della nautica sociale» commenta Franco Dore, segretario della Marina della Sacra Famiglia.
(L’articolo in versione integrale sul giornale in edicola o nell’edizione digitale del 24 ottobre)
