Gaia Costa travolta sulle strisce, ricostruita la dinamica: l’investitrice guardava dall’altra parte
Depositate le consulenze di parte e della Procura di Tempio
Porto Cervo Vivian Spohr era ripartita con una forte accelerata negli istanti prima di travolgere col suo Suv Bmw sulle strisce pedonali Gaia Costa, 24 anni, di Tempio. La manager tedesca non era al cellulare, come già emerso nelle scorse settimane dall’accertamento tecnico disposto dalla Procura di Tempio sullo smartphone. Ma era distratta, come emergerebbe da una consulenza in cui sarebbero presenti dei fotogrammi estratti da un video di una telecamera di sicurezza che raffigurano la donna con una sola mano sul volante, voltata verso la sua destra, proprio nel momento in cui il Suv ripartiva e investiva la ragazza. Sono gli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul tragico incidente stradale accaduto la mattina dell’8 luglio scorso in via Aga Khan, a Porto Cervo. E questa è la ricostruzione che starebbe emergendo alla luce delle varie consulenze depositate in Procura. Indagata per omicidio stradale la moglie dell’amministratore delegato di Lufthansa, Vivian Spohr. Le indagini sono coordinate dal procuratore Gregorio Capasso e dalla sostituta Milena Aucone.
Nei giorni scorsi, è stata depositata la relazione del perito nominato dalla Procura, ingegner Marco Antonio Pes il quale ha ricostruito la dinamica dell’incidente. Gli accertamenti tecnici hanno consentito di confermare che Vivian Sphor, negli istanti precedenti l’investimento, era ripartita con una forte accelerazione. Il difensore della famiglia Costa, l’avvocato Antonello Desini, conferma unicamente che l’investimento si è verificato mentre la giovane attraversava le strisce pedonali e che i consulenti di parte nominati dalla famiglia, l’ingegner Gian Luca Langiu e il dottor Gian Luca Lombardi, hanno collaborato con i periti nominati dalla Procura per ricostruire ogni fase dell’investimento giungendo alle stesse conclusioni: nella consulenza depositata sarebbero presenti dei fotogrammi estratti da un video di una telecamera di sicurezza che raffigurano l’indagata con una sola mano sul volante, voltata verso la sua destra, proprio nel momento in cui il Suv ripartiva e investiva Gaia Costa.
In precedenza era stata depositata la relazione dell’altro consulente nominato dalla Procura, il perito informatico Giancarlo Rosa. Era stato accertato che al momento dell’investimento la Sphor non stava usando il suo smartphone. Il cellulare era stato immediatamente sottoposto a sequestro dai carabinieri di Porto Cervo. Alla luce delle varie consulenze presenti nel fascicolo di indagine, resta ancora da capire come mai nel Suv Bmw di ultimissima generazione, a propulsione elettrica, non abbiano funzionato i sistemi di bloccaggio anti collisione. A questo punto, il procuratore Capasso e la sostituta Milena Aucone potrebbe valutare se disporre nuovi approfondimenti. La manager tedesca indagata è assistita dall’avvocato Alessandro Vitale e dal collega Angelo Merlini. Per gli accertamenti tecnici la manager, tramite i suoi legali, ha affidato l’incarico al perito informatico forense, Gabriele Pitzianti. (t.s.)
