Olbia, al liceo De André mancano le aule: protestano studenti, genitori e docenti
Nella succursale di Tempio gli spazi non bastano più: penalizzate in particolare le quinte classi
Olbia Diciassette aule per ventuno classi: è questa la realtà quotidiana del liceo artistico De André di Olbia, succursale di Tempio, dove gli spazi non bastano più da tempo. L’aumento degli iscritti – con quattro prime in più rispetto allo scorso anno – ha costretto le classi quinte a “sacrificarsi”: gli studenti dei diversi indirizzi si ritrovano ammassati nella stessa aula, condividendo spazi già insufficienti. Una situazione pesante, che anche per le famiglie e i docenti, oltre che per le studentesse e gli studenti, non è più sostenibile.
La dirigenza scolastica ha chiesto da tempo nuovi locali per poter spostare almeno una parte degli alunni, ma finora nessuna risposta è arrivata. E così domani mattina, verso mezzogiorno (la campana d’uscita oggi suonerà alle 11), studenti, genitori, insegnanti, i rappresentanti del plesso musicale, la dirigente scolastica Maria Ivana Franca e la vicepreside della sede di Olbia, Stefania Gusinu, si presenteranno davanti al palazzo della Provincia in via Nanni. Sarà una protesta pacifica, ma sicuramente determinata, per rivendicare quello che dovrebbe essere un diritto elementare: una scuola con spazi adeguati, capace di accogliere in sicurezza tutti i suoi alunni. «E se non si dovesse trovare una soluzione in tempi brevi – avvertono alcune famiglie – allora i nostri figli andranno a fare lezione direttamente nel palazzo della Provincia».
