La Nuova Sardegna

Gran Bretagna in lutto

«La regina Elisabetta II, primo modello di donna indipendente»

Claudia Contini *
«La regina Elisabetta II, primo modello di donna indipendente»

«Era la regina di tutti noi che viviamo nel suo Paese e l'abbiamo ammirata» - IL COMMENTO

10 settembre 2022
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È con profonda tristezza che il mondo intero ha appreso la notizia della morte di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Sono in tanti in Inghilterra e non solo, che sentono il bisogno di ringraziare con un gesto o parola colei che per tutti noi sarà sempre La Regina. La notizia non lascia impassibili anche chi come me, non è nato nel paese monarchico e la Regina l’ha conosciuta solo attraverso i media, banconote o francobolli. La regina Elisabetta però era molto più di un volto storico. È stata un esempio e modello per tutti noi. È stata anche il primo modello di forza e indipendenza tutto al femminile. Lei non ha avuto bisogno di nessuna figura maschile per imporre la sua volontà e si è guadagnata il rispetto di tutti con la sua sola forza d’animo e coerenza. Mentre il mondo cambiava o l’Inghilterra attraversava una delle sue tante crisi, Lei è stata un simbolo di stabilità durante periodi di enormi cambiamenti. Ha sempre rappresentato un pilastro stabile su cui tutto il paese poteva sorreggersi. Come un sole, ha sempre occupato un centro fisso nello scenario inglese e ha sempre indicato la strada giusta con devozione per il suo paese e un lunghissimo servizio. La Regina ha consolidato legami stretti e storici con tutto il suo reame, la sua perdita è particolarmente sentita in tutto il mondo e da culture diverse. Negli anni ha mantenuto lo stesso taglio di capelli, vestito lo stesso stile e si è mostrata sempre incredibilmente cordiale, educata e rispettosa in tutte le occasioni e con tutti, indipendentemente dalla provenienza e cultura. Questa eleganza di portamento e innata gentilezza l’ha resa Regina di tutti noi.

Da non dimenticare è anche il grande senso dell’umorismo che ha reso una figura cosi lontana dalla nostra realtà , quella della monarca, vicinissima a tutti noi, come donna, mamma e poi nonna che con le sue parole ha sempre cercato di mettere a suo agio gli interlocutori. Il suo regno ha accompagnato i nostri ricordi e vite per oltre 70 anni da quando è salita al trono nel 1952. L’Inghilterra si prepara ora a un lungo periodo di lutto nazionale per ringraziare questa Regina che tanto ha dato al suo paese. Oltre al protocollo “London Bridge” che è stato già attivato, ogni singola istituzione modificherà le normali attività. Nella mia Università, per esempio, sono state sospese tutte le comunicazioni e gli eventi non essenziali. Il giorno dei funerali tutte le attività saranno chiuse per poter dare la possibilità a tutti di portare il lutto e dare l’ultimo saluto alla Regina. Dopo aver vissuto così tanto tempo con una regina così tanto amata, si guarda ora con incertezza al futuro della monarchia. Elisabetta II è sempre stata al di fuori di ogni dibattito politico o gossip che non l’hanno mai coinvolta in prima persona e questo l’ha resa amabile agli occhi di tutti. Lo stesso non si può dire del Re Carlo III che divide il paese dal punto di vista dei consensi. Ma anche in questo caso resterà l’insegnamento della Regina Elisabetta II che negli anni ha stabilizzato e fortificato la famiglia reale. Mentre il futuro si fa incerto con l’arrivo di Re Carlo III, la famiglia reale saprà gestire le difficoltà con la sua unità.

*Ricercatrice Imperial College London

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