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La nuova cantina sociale parte dalla cooperazione

La nuova cantina sociale parte dalla cooperazione

SAMUGHEO. Una nuova linea di vini, studiata da un enologo, tanto entusiasmo e la cooperazione come base dalla quale ripartire: riprende vita la Cantina di Samugheo. Sabato scorso, nella sede di via...

25 giugno 2012
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SAMUGHEO. Una nuova linea di vini, studiata da un enologo, tanto entusiasmo e la cooperazione come base dalla quale ripartire: riprende vita la Cantina di Samugheo. Sabato scorso, nella sede di via Brigata Sassari, il presidente Antonio Cocco ha fatto gli onori di casa per presentare questa nuova iniziativa.

«Negli anni settanta ed ottanta la cantina sociale costituiva uno dei punti di forza dell'economia del nostro territorio - ha ricordato Cocco -. Ora si riprate. E bisogna dire grazie a Confcooperative, che ha reso possibile il disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie, e alla cantina sociale 'La Giara' di Usellus che con la sua disponibilità ci ha consentito di effettuare le operazioni di vinificazione e con la quale è comune interesse sviluppare ulteriori rapporti di collaborazione per ottimizzare i costi delle rispettive società».

L’enologo a cui la cantina si è affidata è Aldo Buiani «che ha saputo ottenere dall'uvaggio dei nostri vigneti- ha detto ancora il presidente -, caratteristico del territorio del Mandrolisai, un vino di qualità che regge il confronto con prodotti di più lunga tradizione».

Il marchio che contraddistinguerà la cantina non sarà più, come in passato, Tormedusa, ma “Samak”.E il presidente Cocco ha spiegato a lungo i motivi di questa scelta: «Il canonico Giovanni Spano, uno tra i più grandi studiosi sardi di archeologia, storia, tradizioni popolari, nel suo Vocabolario sardo Geografico, Patronimico ed Etimologico pubblicato nel 1872, alla parola Samugheo diceva: La tradizione popolare è che abbia preso il nome da una chiesa di San Michele, in spagnolo San Miguel, ma l'origine è pura fenicia , Samach, fermo, luogo sicuro».

Il presidente della cantina sociale ha ricordato che «Samach in lingua fenicia in senso generale indica il pilastro o un punto d'appoggio».

Dal nome al simbolo: «Il simbolo dell'alfabeto fenicio che corrisponde alla lettera Sàmach ha la forma di un tronco d'albero con sei branche laterali mozzate su cui poggiare oggetti di varia natura».

Un punto d’appoggio fermo e sicuro, dal quale ripartire: «Sàmach nel suo significato di punto d'appoggio ci è sembrato particolarmente adatto per indicare il modello di produzione cooperativo che è anche esso il punto di appoggio per l'attività economica dei soci»,a ha concluso Antonio Cocco.

Nel biennio 2009-2010, in piena crisi finanziaria globale, l'associazione Confcooperative ha valutato che le cooperative ad essa associate, a dispetto di una situazione di complessiva difficoltà, hanno incrementato con +5,5 per cento il numero degli occupati, +3 per cento nel solo 2010.

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