La Nuova Sardegna

Oristano

Ragazzina accusa un compaesano: «Ha abusato di me»

di Enrico Carta
 Ragazzina accusa un compaesano: «Ha abusato di me»

Incidente probatorio per un episodio che sarebbe avvenuto in un paese della Planargia. Il trentenne nega tutto

06 marzo 2013
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ORISTANO. Un paese di poche centinaia di anime in Planargia, dove la vita scorre tranquilla, uguale, giorno dopo giorno. A scuoterla potrebbe essere l’inchiesta scatenata dal racconto di una giovanissima adolescente che accusa un suo compaesano trentenne di aver abusato di lei. Non troppo lontana dalla conclusione, l’inchiesta ha vissuto ieri un momento assai importante. In aula, di fronte al giudice per le indagini preliminari Francesco Alterio, oltre all’indagato c’era anche il perito. La psicologa Valeria Cau, dopo aver depositato la sua consulenza ha spiegato gli esiti alle controparti.

Al pubblico ministero Rossella Spano, all’avvocato di parte civile Michela Cadau e all’avvocato difensore Gavino Paolini ha spiegato che la giovane ha sicuramente subito un trauma che con molte probabilità è riferibile alla vicenda che la coinvolge. Non avrebbe però chiarito del tutto se il trauma sia stato subito oppure se sia accaduto qualcosa di molto difficile da decifrare che potrebbe aver condizionato il racconto ed eventualemente i ricordi della ragazzina.

Il tempo trascorso non è molto, perché la vicenda sarebbe accaduta lo scorso anno. È l’adolescente di tredici anni che fa una confessione ai suoi genitori e dice loro che il trentenne D.S. avrebbe abusato di lei. Non avrebbe usato violenza, ma avrebbe commesso degli atti sessuali inequivocabili. Il racconto ovviamente scatena lo sconcerto dei genitori che si precipitano a denunciare tutto ai carabinieri. È in questo momento che nasce l’inchiesta e che sul registro degli indagati finisce il trentenne che sin dall’inizio nega tutto.

Di particolari sull’inchiesta ne sono trapelati pochi o praticamente nessuno sino all’incidente probatorio di ieri. L’indagato sostiene che l’abuso non sia mai avvenuto. Avrebbe invece ipotizzato una sorta di vendetta della ragazzina, che, invaghita di lui, avrebbe deciso per ripicca di inventare questa storia dopo che lui, vista la differenza di età l’avrebbe respinta.

Concluso l’incidente probatorio, le indagini volgono al termine. Solo allora ci si avvicinerà di più alla verità.

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