La Nuova Sardegna

Oristano

Abusi sulle tre nipotine, indagato nonno di 82 anni

di Enrico Carta
Abusi sulle tre nipotine, indagato nonno di 82 anni

Le attenzioni nel corso di sette anni sino alla denuncia del maggio scorso. Ieri mattina incidente probatorio davanti al giudice, presente una psicologa

09 marzo 2013
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ORISTANO. Cos’è l’incredibile? È un nonno, anziano, che violenta le tre nipotine minorenni. L’incredibile, però, in questo caso sembra credibile tanto che da qualche mese il nome di un nonno di 82 anni figura sul registro degli indagati dell’ennesimo procedimento per abusi sessuali.

Per il pubblico ministero Rossella Spano, che conduce l’inchiesta e ha raccolto quelle testimonianze che inchioderebbero l’anziano L.M., le violenze si sarebbero ripetute nel corso di sette anni e sarebbero venute alla luce solo nel maggio scorso. Gli episodi individuati sarebbero almeno cinque e sarebbero stati perpetrati ai danni di tre ragazzine che oggi hanno appena 18, 16 e 12 anni e che sin dall’infanzia più innocente avrebbero vissuto quell’inferno. Gli abusi, secondo quanto ricostruito sinora, sarebbero stati infatti consumati per intero e sarebbero andati avanti nel silenzio di una casa in cui l’armonia tra il padre e la madre delle ragazze si era rotta da tempo.

La situazione familiare era piuttosto critica. I genitori delle tre ragazze da tempo non andavano d’accordo, ma questo non aveva impedito alle tre sorelle di continuare a frequentare il nonno paterno senza che nessuno potesse avanzare dei sospetti. Poi, col passare del tempo, e l’aumentare dei conflitti tra i due genitori la verità sarebbe venuta a galla in tutta la sua drammaticità.

Dopo la denuncia, le tre ragazzine, che all’epoca dei fatti erano tutte minorenni, sono state ascoltate dalla psicologa Valeria Cau, attraverso il consueto metodo delle audizioni protette. La specialista ha esaminato i loro racconti e ha valutato la loro credibilità. Ieri mattina, di fronte al giudice per le indagini preliminari Mauro Pusceddu, nel corso dell’incidente probatorio ha riferito dell’esito degli esami effettuati sulle tre presunte vittime degli abusi. Le ha ritenute credibili, o meglio ha ritenuto credibile il loro modo di ricostruire eventi e fatti. Questo ovviamente potrebbe pesare non poco sul resto dell’indagine che ancora deve conoscere altre pagine prima di arrivare a conclusione.

Di parere diverso è stato l’avvocato difensore Ettore Fenu, che non condivide il metodo della psicologa e soprattutto la ricostruzione dei fatti proposta dall’accusa.

Le denunce infatti non sarebbero fondate su fatti veritieri. La storia della separazione tra i genitori delle tre sorelle potrebbe aver avuto delle ripercussioni anche su questa vicenda. Ci sarebbe stato quindi il tentativo di demonizzare tutta quella parte della parentela diretta col padre. In questo disegno sarebbe stato tirato in ballo il nonno paterno che aveva continui contatti con le nipoti e che certamente avrebbe avuto più di un’occasione per poter abusare di loro.

Dimostrare se davvero l’abbia fatto, è ora compito dell’inchiesta e dell’eventuale successivo processo che potrebbe essere richiesto dal pubblico ministero al termine degli altri atti dell’indagine.

Certo è che la data casuale dell’8 marzo diventa quanto mai simbolica in un caso come questo. Nel giorno in cui in tantissimi si mobilitano per ricordare la festa delle donne e le tante violenze quotidiane subite, l’inchiesta e il conseguente incidente probatorio riaccendono i riflettori sull’ennesimo gravissimo caso di abusi sessuali nei confronti delle donne. Un caso talmente incredibile da sperare che non sia mai avvenuto.

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