La Nuova Sardegna

Oristano

L’artigianato muore soffocato da crisi, tasse e burocrazia

di Tigellio Sebis

Il grido d’allarme della categoria all’assemblea della Cna Pesano i ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici

04 novembre 2013
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MOGORO. È un vero e proprio grido d’allarme quello che arriva dagli artigiani. I dati emersi dalla relazione del segretario uscente della Cna provinciale all’assemblea generale che si è tenuta a Mogoro, parlano di una crisi allarmante. «Siamo in una situazione di gravissima crisi economica – ha detto Gabriella Caria –, che nel nostro territorio continua ad accentuarsi».

Un allarme determinato dai numeri impietosi che si registrano a livello nazionale e che diventano ancor più “dirompenti” a livello territoriale. Numeri emersi nelle diverse assemblee zonali, ben sette, tenute in provincia. Problematiche che si riferiscono a tutta una serie di indicatori tra i quali emergono la mancanza di lavoro e di una sua adeguata remunerazione, i gravissimi ritardi nei pagamenti (soprattutto da parte degli enti pubblici) e del problema dell’accesso al credito. Quindi quelle legate al lavoro irregolare che non è rappresentato solo dall’abusivismo e dal lavoro nero, della grande burocratizzazione e incertezza nei rapporti con le istituzioni e gli enti locali ai quali fa sponda un mercato di riferimento instabile, sempre di più controllato dai grandi e piccoli monopoli che riducono gli spazi tradizionalmente occupati dalle imprese artigianali ed un fisco complesso, contradditorio e ingiusto unito ad una imposizione fiscale che ha ormai raggiunto livelli non più sostenibili a fronte di un costo del lavoro che non accenna a diminuire in modo accettabile.

«Siamo in presenza di scenari preoccupanti, di una grave situazione di impoverimento collettivo, dove proprio coloro che lavorano e cercano di operare nella regolarità, sono i più colpiti dai provvedimenti privi di sostanziali strategie di ripresa: chiamati ancora una volta a farci carico dei costi del risanamento», ha aggiunto il segretario uscente.

Quali i provvedimenti urgenti che potrebbero essere di immediato beneficio? Un vero e proprio shock economico traducibile in almeno 22 miliardi, il doppio della cifra prevista dal governo. Quindi gli interventi del consigliere regionale Antonio Solinas, del presidente della Confcommercio oristanese Nando Faedda, del presidente regionale di Adiconsum Giorgio Vargiu, di quello di Legacoop Claudio Atzori, e del presidente regionale della Cna Bruno Marras a cui è seguito il dibattito.

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