La Nuova Sardegna

Oristano

Quando il ricordo della pioggia fa paura

di Michela Cuccu

Un gruppo di psicologi (molti volontari) sosterrà le persone colpite dall’alluvione a superare il trauma

28 novembre 2013
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ORISTANO. Una pioggia, anche se breve, ma anche soltanto la vista delle nubi che si raggruppano in cielo: basta davvero poco a risvegliare il ricordo dell’alluvione. E soprattutto, a far riaffiorare paure e angosce. Traumi che non tutti sono in grado di superare da soli, perché è il senso di solitudine che a volte, fa stare anche più male. Da questa e tante altre più approfondite riflessioni, ha preso il via l’iniziativa della Asl 5 che ha allestito una vera e propria rete di assistenza psicologica per tutti coloro hanno subito il trauma dell’alluvione. Un servizio complesso nell’organizzazione, ma snello nell’operatività. È infatti semplicissimo attivarlo: basta telefonare al centro di coordinamento (0783317089, 3497758690)o rivolgersi ai servizi sociali dei Comuni, o parlarne al medico o al pediatra di base, per ottenere un appuntamento con gli psicoterapeuti dell’aziende. È una rete, come la definisce dice Domenico Putzolu, coordinatore del servizio di Psicologia della Asl 5. Rete composta non solo dalla Asl, ma anche dalla struttura specializzata dell’Istituto Santa Maria Bambina e dal volontariato. Tre gli psicologi che l’Azienda ha messo in campo, coordinati da Pia Serra, specializzata in psicologia dell’emergenza. In realtà, il numero dei professionisti a disposizione è addirittura molto più ampio: «Ben 25 colleghi di tutta la Sardegna hanno risposto al nostro appello e dell’Ordine regionale degli Psicologi – dice ancora il dottor Putzolu – offrendo la loro collaborazione gratuita».

Insomma, ancora una volta, come spesso è capitato per questa alluvione, il volontariato si mobilita per dare un supporto fondamentale alle persone colpite dal disastro. Nel frattempo la Asl ha chiesto all’assessorato regionale alla Sanità di esentare dal pagamento dei ticket le popolazioni dei Comuni colpiti dal nubifragio, proponendo di adottare una delibera analoga a quella adottata dalla Regione Emilia Romagna in occasione del terremoto.

«Sono provvedimenti che la legge ci consente di applicare – spiega ancora Putzolu – in maniera tale da venire ulteriormente incontro alle esigenze di persone che hanno subito un trauma durissimo». È bene precisare come la rete di assistenza psicologica funzionerà sia per gli adulti, ma anche per i bambini, che rappresentano una fascia particolarmente a rischio dei traumi. Il dottor Putzolu spiega infatti come il trauma psicologico in queste evenienze possa manifestarsi non soltanto nell’immediatezza ma anche nei giorni successivi. Gli psicoterapeuti opereranno attraverso il metodo Emdr, che prevede oltre al dialogo una serie di tecniche per il trattamento della rimozione del ricordo. In questi giorni la rete si sta attivando per far conoscere alle popolazioni dei centri colpiti dall’alluvione il nuovo servizio.

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