La Nuova Sardegna

Oristano

ABBASANTA

Le strade sistemate da Comune e frontisti

L’accordo tra ente e imprenditori agricoli ha fatto rimettere in sesto 30 chilometri di rete

05 febbraio 2014
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ABBASANTA. Le ristrettezze finanziarie degli enti locali penalizzano diversi settori dell’attività amministrativa, ma almeno per uno di questi si è riusciti a limitare i danni. Fondamentale è stato il ruolo dei cittadini. Continua la proficua collaborazione tra Comune e imprenditori agricoli, che unendo le forze sono riusciti a rimettere in sesto lunghi tratti della viabilità rurale intervenendo su un raggio più ampio di quanto sarebbe stato possibile facendo affidamento sulle sole risorse di bilancio. Con una spesa di 20mila euro, nell’ultimo bimestre del 2013 sono stati eseguiti interventi di riattamento su circa trenta chilometri di strade. Un cantiere ha interessato i collegamenti di Cuguruntzi e di Pala ‘e zippula, in prossimità dell’area archeologica di Losa. In questo caso sono stati impiegati gli operai comunali, mentre per la sistemazione di altri tratti della rete viaria è stata determinante la forza lavoro e l’impiego dei mezzi meccanici di allevatori e agricoltori. «Grazie ai frontisti siamo riusciti a provvedere alla manutenzione di strade dove con le sole risorse pubbliche non saremmo riusciti ad arrivare» – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Bachisio Medde, che ascrive al patto di stabilità le difficoltà d’intervenire con più incisività nel settore rurale. Il clima di austerità sta penalizzando anche quel processo d’innovazione che alcuni imprenditori agricoli avevano avviato spinti dalle prospettive offerte dalle politiche agricole sulla multifunzionalità. «Queste prevedono l’opportunità per i titolari di aziende agro-pastorali di fornire prestazioni d’opera alla pubblica amministrazione, in particolare con la manutenzione del verde – spiega Medde – Ma ora i tagli stanno pregiudicando tutto». Ad Abbasanta la legge di stabilità ha frenato un progetto che stava già muovendo i primi passi. «Oggi gli enti locali sono costretti a ridurre le spese e uno dei primi settori ad essere sacrificati è quello della cura del verde pubblico, proprio un terreno su cui stavamo cominciando a ragionare insieme ad alcuni operatori locali per l’ affidamento di alcuni spazi verdi – dice l’assessore, ma dopo che si è fatto un gran parlare di multifunzionalità vengono a mancare le condizioni».(mac)

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