La Nuova Sardegna

Oristano

Cartelli pubblicitari, arriva la maxi stangata

di Enrico Carta
Cartelli pubblicitari, arriva la maxi stangata

Arborea, multa da 4.696 euro per le attività che li hanno posizionati sulle strade Alcuni commercianti hanno già presentato ricorso al giudice di pace

14 marzo 2014
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ARBOREA. Stavolta gli autovelox non c’entrano. Gli incontri tra il giudice di pace e il Comune non sembrano però finiti, perché nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno depositato i loro ricorsi contro un provvedimento dell’amministrazione. In aula non si parlerà di flash per la velocità troppo elevata, ma di qualcosa che sempre con le strade ha a che fare: le insegne o i cartelli pubblicitari che contengono le indicazioni sulla collocazioni delle attività commerciali.

Per poterli piazzare bisogna ovviamente pagare e in molti mai hanno versato un solo centesimo. Così ora si ritrovano ad avere a che fare con una sanzione da capogiro che rischia di mettere in ginocchio decine di piccole attività. La multa – è stata scelta la cifra minima – è di 4.696 euro. Una mazzata. Si dirà che i tributi vanno pagati, ma è anche vero che il Comune in tutti questi anni ha sempre tollerato, salvo svegliarsi nel 2010 quando emise un’ordinanza con la quale chiedeva la rimozione dei cartelli pubblicitari dalle strade. Da quel momento in poi si sarebbero potuti piazzare solo negli spazi concordati. Sembra una storia in cui tutto fila liscio, invece per due anni dall’amministrazione non arriva mezza indicazione. Nell’agosto del 2012 la polizia locale fece delle verifiche alle quali seguì un verbale di sopralluogo. Ci fu quindi l’invito a mettersi in regola, solo che, secondo quanto lamentano i titolari degli esercizi commerciali, dagli uffici non arrivarono risposte.

Dal silenzio si è invece passati alle multe o, più che alle multe, alle stangate da 4.696 euro che rischiano di mettere in ginocchio tantissimi esercizi commerciali – quelli coinvolti sono alcune decine –. Pagare o non pagare? Il dilemma è proprio questo e così, consultato l’avvocato, c’è chi ha già scelto che la strada giusta è quella del giudice di pace. Ancora una volta, come già per la questione degli autovelox, il Comune dovrà scontrarsi con l’avvocato Rossella Oppo che ha già depositato i primi ricorsi. Secondo il legale ci sarebbero infatti alcuni vizi che renderebbero nulla la sanzione. Questa andrebbe infatti contestata all’attività solo dopo l’avviso formale di provvedere alla rimozione del cartello o dell’insegna pubblicitaria che si trovi sulla strada, cosa che invece non sarebbe avvenuta. Per di più, la gran parte di questi cartelli si trova su una strada che non sarebbe comunale, bensì provinciale. Sarà materia del contendere, con bar, pizzerie, ristoranti, negozi di generi alimenti e di abbigliamento che incrociano le dita. Il Comune pure.

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