La Nuova Sardegna

ORISTANO. Novanta minuti con il coltello tra i denti per battere La Caletta, seconda classificata del girone E. L’Oristanese ha iniziato il campionato a petto in fuori, dichiarando di voler ottenere il salto di categoria. Ora, dovrà cacciar fuori tutte le motivazioni iniziali sul campo di Macomer, dove in palio c’è un solo biglietto d’andata per la Prima categoria. Lo stesso che la cugina Tharros si è presa domenica scorsa, nel derby-spareggio. I biancorossi di mister Contini hanno spiazzato tutti e a quaranta secondi dal fischio d’inizio sono andati in vantaggio, chiudendo con la difesa arcigna la voglia di rimonta della squadra di mister Maurizio Firinu e ribadendo poi il risultato proprio grazie a un errore in alleggerimento dell’Oristanese.

Gli animi non sembrano tuttavia essersi spenti e la squadra ha lavorato per tutta la settimana al massimo, ma a microfoni spenti e senza dichiarazioni oltre quelle fatte dal presidente Giuseppe Casu alla fine del match che ha incoronato la Tharros. Tutti giurano, però, che il motivo non sia la tensione, ma la voglia di lavorare nella dovuta tranquillità. «Il pallone è rotondo, ora tocca a noi», aveva commentato il presidente, pacato e tutto sommato sereno domenica scorsa. L’occasione è il playoff di oggi. In ogni caso, anche durante questa settimana la dirigenza si è detta molto soddisfatta del campionato, durante il quale i ragazzi hanno affrontato più di una difficile prova. Non ultima il cambio della guardia in panchina alla prima di ritorno, con l’uscita di scena di Mattia Floris per Maurizio Firinu.

Caterina Cossu