La Nuova Sardegna

Oristano

Pd contro il sindaco, i dissidenti vogliono due posti in giunta

di Enrico Carta
Pd contro il sindaco, i dissidenti vogliono due posti in giunta

Giuseppe Obinu e Valerio Spanu chiedono l’assessorato Ieri mattina il nuovo incontro con il sindaco che non cede

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ORISTANO. Non lo dicono apertamente, ma nelle segrete stanze hanno fatto la richiesta direttamente al sindaco, il quale ieri non era comunque rintracciabile. Coi suoi però Guido Tendas avrebbe avuto dei colloqui e a più d’uno della giunta e dei suoi fedelissimi di maggioranza avrebbe rivelato che i due capi della rivolta del Pd vogliono un assessorato. Non uno di numero, bensì uno a testa. Giuseppe Obinu e Valerio Spanu, ieri mattina, hanno di nuovo incontrato il primo cittadino e, al di là delle dichiarazioni fatte successivamente, gli hanno avanzato la richiesta vincolante di un posto al suo fianco nella giunta.

Non solo, hanno indicato a Guido Tendas anche il modo con cui si può arrivare a questa soluzione che consentirebbe così di ricucire lo strappo che si è verificato dopo l’assenza strategica di quattro consiglieri del Pd all’ultima seduta del consiglio comunale che poi era saltata per mancanza del numero legale. Era un segnale per il sindaco che in questi due giorni ha incontrato ripetutamente i “dissidenti”. E lo ha fatto ancora ieri mattina. È in quest’ultima occasione che Giuseppe Obinu avrebbe reclamato per sé l’assessorato ai Servizi sociali ora in capo a Maria Obinu e Valerio Spanu avrebbe palesato mire sulle deleghe alla Cultura e al Personale, con la cancellazione dell’assessorato all’Agricoltura guidato dal Salvatore Scintu che così sparirebbe dalla geografia politica della maggioranza che governa la città da poco meno di due anni.

La risposta del sindaco, al di là delle frasi di circostanza, è stata ancora una volta quella data venerdì mattina al termine del primo incontro e poi ribadita nel vertice di maggioranza di due sere fa: «Non si cambia». E se i dissidenti non si presentano in aula per il Consiglio di martedì, il primo cittadino rassegnerà le dimissioni. A tal proposito è iniziato un risiko tutto oristanese, un gioco fatto di strategie in attesa di capire quale sarà la prevalente. Infatti Giuseppe Obinu, attuale capogruppo Pd e in prima fila tra gli scontenti in cui si annoverano oltre a Valerio Spanu anche Lucia Mocci e (forse) Alberto Granese, nelle dichiarazioni ufficiali dà un’altra versione dei fatti, smentendo l’ipotesi della richiesta di assessorati: «Non vogliamo assolutamente che il sindaco si dimetta. Siamo orgogliosi di far parte di questo centrosinistra e non vogliamo buttare in mare il bambino insieme all’acqua sporca. Una redistribuzione delle deleghe è però necessaria, perché ce lo chiede la città. L’impegno di molti assessori non basta, perché si può fare di più col cambio di persone». E martedì i dissidenti che faranno? Domanda che non ha per ora una risposta: «È una decisione che dobbiamo ancora prendere». E allora via con gli strofinamenti della sfera magica per sapere cosa succederà martedì al prossimo Consiglio.

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