La Nuova Sardegna

Oristano

Pace fatta tra consiglieri e sindaco

di Enrico Carta

I quattro del Pd tornano in aula e concedono un «supplemento di fiducia»

28 maggio 2014
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ORISTANO. La fiducia prima o poi finirà, ma per ora ne avanza un «supplemento». Ma quel supplemento è bastato ai quattro aventiniani del Pd, affinché si convincessero a far rientro nei loro banchi dell’aula di palazzo degli Scolopi. L’ammutinamento di Giuseppe Obinu, Valerio Spanu, Lucia Mocci e Alberto Granese contro il sindaco è così durato lo spazio di poche settimane, visto che ieri i lavori del Consiglio sono ripresi con la calma imperante, tutto il Pd al proprio posto e l’opposizione di centrodestra che ha ripreso la propria, stavolta solitaria, battaglia per individuare le pecche dell’amministrazione.

Quando alle sei meno cinque, Giuseppe Obinu ha fatto il suo ingresso in aula, chi si aspettava nuovi colpi di scena nella guerra di posizione tra sindaco e contestatori ha visto immediatamente le palpitazioni del suo cuore cessare. Si è capito che non ci sarebbe stata un’altra battaglia ancor di più quando proprio Guido Tendas, in apertura di seduta ha ringraziato tutti i consiglieri, perché col loro impegno consentono all’amministrazione di andare avanti.

Un colpo però i quattro l’hanno voluto battere, anche in virtù del faccia a faccia con Tendas. Il capogruppo del Pd, Giuseppe Obinu, ha letto un documento che chiarisce la posizione assunta da chi, sino a pochi giorni fa, chiedeva il rimpasto in giunta che per ora è sospeso: «La maggioranza del gruppo del Partito Democratico che non ha partecipato all’ultimo consiglio comunale resta convinta che questa giunta così com’è modulata e con queste deleghe non sia la migliore, soprattutto alla luce dei risultati raggiunti, per rispondere alle esigenze della nostra comunità. Gli obiettivi che abbiamo indicato – maggiore condivisione, migliore politica del personale, riduzione del carico fiscale e comunicazione ai cittadini delle strategie fiscali del comune, attuazione, Piano particolareggiato, politica turistica, la sistemazione della piscina, degli impianti sportivi e la loro gestione, un’organizzazione più efficiente dei servizi sociali, un maggiore decoro cittadino, una maggiore puntualità nell’esecuzione dei lavori pubblici, le strade vicinali – sono solo alcuni esempi delle domande di questa città che attendono risposta. Ciò non di meno, intendiamo fare noi per primi un passo avanti nei confronti del sindaco, per senso di responsabilità nei confronti degli oristanesi e sicuri che il sindaco ne trarrà stimolo per meglio e più presto fare. Ma il nostro supplemento di fiducia non è inesauribile». Tendas può andare avanti.

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