La Nuova Sardegna

Oristano

Stanza d’albergo a 10 euro Protesta contro gli abusivi

di Michela Cuccu

L’iniziativa proposta da Federalberghi approda anche nell’Oristanese «Lo facciamo per difendere il nostro lavoro da un fenomeno allarmante»

28 maggio 2014
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ORISTANO. «C’è chi blocca il traffico, occupa gli aeroporti, batte gli elmetti sull’asfalto. Noi, per difendere il nostro lavoro, offriremo le camere dei nostri alberghi a 10 euro a notte». Sara Pintus, direttore della Confcommercio di Oristano, racconta così la scelta di Federalbeghi, che Sardegna, per protestare contro il dilagare dell’abusivismo nel settore, ha avviato questa singolare forma di protesta. Appunto, offrire il pernottamento nelle proprie strutture al prezzo simbolico di dieci euro. Per una notte sola, come avvenuto qualche settimana fa a Dorgali e Cala Gonone, da dove è partita la prima tappa dell’iniziativa, dove, come era facilmente immaginabile, si è registrato il “tutto esaurito”. Giovedì 5 giugno, sarà la volta delle strutture alberghiere di Oristano e provincia (Da Cesare, La Baja, Sa Mola, Hotel Maison Tresnuraghes, residence Lido Chelo, Hotel Su Baione, Sas Benas, Malaspina, Albergo diffuso Aquae Sinis, Corte Fiorita, Resort Isola Rossa, Hotel Palace Mariano IV, Is Benas e Horse Country resort) dove, come ha spiegato il presidente di Federalberghi, Pino Porcedda, circa 400 i posti letto offerti “sottocosto”. Ieri mattina, durante la presentazione dell’iniziativa che, a settembre e ottobre farà tappa anche nelle province di Sassari e di Cagliari, Agostino Cicalò, presidente regionale di Confcommercio, ha tenuto a precisare come questa non sia affatto una operazione di marketing, ma un’iniziativa di protesta contro il fenomeno che ha definito “turismo invisibile”, dove, strutture non registrate all’anagrafe tributaria, offrono servizi alberghieri totalmente “in nero”. Un fenomeno allarmante, se si considera che secondo una stima, il sommerso in Sardegna riguarda il 68 per cento dell’intero comparto, attirando ben 900mila presenze di turisti ogni anno. In provincia di Oristano il fatturato del turismo sommerso fa cifre di tutto riguardo. Citando una recente indagine del Crenos, Pino Porcedda ha infatti spiegato come, il valore del sommerso in totale sia di 40milioni di euro e che la spesa turistica per il solo alloggio sommerso risulti pari a 28milioni. Insomma, seconde case affittate senza contratto registrato, b&b con un numero di posti letto superiori ai limiti di legge, più strutture di ristorazione che operano senza licenza, rappresentano un fenomeno allarmante per l’intero comparto che già soffre per gli effetti della crisi economica. Alla Regione Federalberghi e Confcommercio chiedono regole certe e, alle autorità preposte, l’intensificazione dei controlli. «Siamo pronti alle denunce, se sarà necessario», ha concluso Porcedda.

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