La Nuova Sardegna

Oristano

dopo il raid vandalico

Coldiretti: «Gli orti urbani non si devono fermare»

ORISTANO. L’indignazione raggiunge tantissime persone. La devastazione degli orti urbani a Torangius non poteva certo lasciare indifferente un’associazione agricola come la Coldiretti, che al...

19 giugno 2014
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ORISTANO. L’indignazione raggiunge tantissime persone. La devastazione degli orti urbani a Torangius non poteva certo lasciare indifferente un’associazione agricola come la Coldiretti, che al progetto aveva fornito la propria adesione con entusiasmo, garantendo anche un ausilio tecnico. L’agricoltura in questo caso, oltre che aiuto economico a famiglie in difficoltà, viene considerata anche come momento di svago e impegno, anche sociale, che ridà dignità al tempo e al lavoro di tanti cittadini, pensionati e associazioni.

Il modello che coniuga una nuova visione della città con la sovranità alimentare non poteva non trovare quindi sostegno. È quindi per questo motivo che arriva la condanna del raid vandalico: «Se non ha creato grandi danni economici ha comunque interrotto quel percorso virtuoso che si stava avviando, tra l’ altro a pochi giorni dalla presentazione del progetto stesso, in calendario per il 20 giugno».

Il direttore provinciale della Coldiretti, Ermanno Mazzetti esprimendo solidarietà ai coltivatori degli orti urbani e all’amministrazione, ribadisce l’impegno dell’associazione affinché tutto riparta, garante un ruolo di primo piano all’agricoltura urbana.

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