La Nuova Sardegna

Oristano

VIALE CIMITERO

Un giardino da mezzo ettaro, il Comune se ne reimpossessa

Un giardino da mezzo ettaro, il Comune se ne reimpossessa

ORISTANO. Dopo averla lasciata nelle mani di un privato per molti anni, il Comune si è finalmente ripreso un'area verde, anche di un certo pregio, che ora potrà essere restituita alla comunità. L'area...

22 luglio 2014
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ORISTANO. Dopo averla lasciata nelle mani di un privato per molti anni, il Comune si è finalmente ripreso un'area verde, anche di un certo pregio, che ora potrà essere restituita alla comunità. L'area si estende per circa mezzo ettaro tra il cimitero di San Pietro e via Severino Ibba ed è chiusa da una brutta e vecchia recinzione che ne ha fatto per tanto tempo una sorta di giardino proibito. Gli oristanesi non ci potevano entrare e non potevano neanche darci un'occhiata all'interno. Fino ai primi anni del 2000 quei cinquemila metri quadri ospitavano il cantiere della Biagini, l'impresa che all'epoca curava la mantuenzione del verde pubblico. Alla scadenza del contratto, il Comune si era “dimenticato” di rientrare in possesso dell'area, che era rimasta nella disponibilità di un dipendente della Biagini che pare ci tenesse i suoi cani. «Quando qualche mese fa siamo andati a farci restituire le chiavi, non c'è stato alcun problema» ha commentato l'assessore al Verde e al decoro urbano Efisio Sanna spiegando che comunque in tutti questi anni l'area è stata in qualche modo “custodita” da atti vandalici e pericolose intrusioni. Sulla possibile riapertura al pubblico l'assessore Sanna frena però eventuali facili entusiasmi. Il giardino proibito di viale Cimitero per ora resta vietato agli oristanesi. C'è innanzitutto da rimediare a tanti anni di sostanziale abbandono e poi bisogna ancora capire quale potrà essere il futuro di quest'area. Per il momento c'è un operaio dell'ufficio Ambiente che si occupa tutti i giorni di innaffiare le piante che ne hanno bisogno. In tempi brevi potrebbe partire anche una operazione di manutenzione più radicale, per eliminare detriti e anche rifiuti che si sono accumulati nel tempo, per disboscare dove ce n'è bisogno, per esaltare gli alberi ad alto fusto e valorizzare gli arbusti e le siepi e se necessario anche per mettere in sicurezza l'impianto idrico e quello elettrico. E a questo proposito sorge spontanea una domanda: chi ha pagato la bolletta per tutti questi anni?.

Francesco G. Pinna

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